Firenze, un gruppo di vandali in tuta bianca ferma il tram e lo imbratta. Nardella: «Un gesto spregevole, li prenderemo» – Il video

Sul convoglio è comparsa la scritta «Calma apparente». Non è chiaro quali siano i motivi del raid

Si sono presentati vestiti completamente di bianco, con il volto coperto e armati di bomboletta spray per bloccare un convoglio della tramvia a Firenze. L’episodio è accaduto questa mattina alla fermata di viale Redi. Dalle prime ricostruzioni sembra che il gruppo abbia prima ostruito i binari e poi imbrattato la carrozzeria esterna del convoglio, compreso il vetro anteriore. A eseguire il blitz sono state quattro o cinque persone, che hanno impiegato meno di un minuto per portare a termine il proprio piano e dileguarsi prima dell’arrivo della Digos, che ora li sta cercando anche con l’ausilio delle immagini delle telecamere di sorveglianza. Sui vagoni del tram è stata dipinta la scritta «Calma apparente», mentre sul vetro anteriore del convoglio è stato affisso un foglio che recita: «No al terrorismo, dipingiamo». Quando il conducente ha notato l’arrivo degli autori del raid, ha frenato e dato l’allarme alla sala radio della Gest, l’azienda che si occupa dei tram a Firenze. Nessuno è rimasto ferito, ma i passeggeri sono stati costretti a scendere e attendere l’arrivo di un altro convoglio.


Ancora non è chiaro cosa abbia spinto il gruppo a organizzare il raid contro il convoglio, né quale fosse l’obiettivo. Repubblica scrive che le prime ricostruzioni lo collegano ad ambienti antagonisti e antimilitaristi. «Gest condanna fermamente quanto accaduto oggi ai danni di una vettura della T2: un blitz che poteva mettere in serio pericolo la sicurezza dei passeggeri e che ha danneggiato un’intera vettura. Al momento non risultano scritte contro la tramvia, ma sono in corso le indagini delle forze dell’ordine». Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, che su X scrive: «Un gesto spregevole assolutamente da condannare. Ci metteremo subito in moto con le nostre telecamere di sorveglianza per individuare i colpevoli. Non esiste tolleranza per azioni gravi come queste».


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