Attentato in un liceo dell’Alta Francia: un morto e due feriti gravi. Il terrorista era sottoposto a sorveglianza. Macron sul posto: «Colpiti dalla barbarie del terrorismo»- Il video

Poche ore dopo, un altro allarme è scattato a Limay: arrestato un «24enne radicalizzato» che si stava avvicinando a un liceo con un coltello da cucina

Il bilancio dell’attacco al liceo di Arras è di una vittima e due feriti gravi. Nel liceo Gambetta della città di Arras, capoluogo del dipartimento Passo di Calais un uomo ha colpito un insegnante, uccidendolo e ferendo altri due studenti. L’uomo è stato immediatamente arrestato. Le Parisien traccia un ritratto inquietante del terrorista. Si chiama Mohammed Mogouchkov: suo padre, anni fa, è stato espulso dalla Russia. Suo fratello è in carcere prima per aver progettato un attentato contro l’Eliseo, poi ci è ritornato per essersi fatto portavoce della propaganda dell’Isis. Mogouchkov, secondo l’emittente Bfmtv, durante l’aggressione odierna nei confronti di un insegnante, avrebbe gridato «Allah Akhbar». Su internet circolano le immagini di quanto avvenuto, con una ripresa da una finestra che sembra affacciare sul cortile del liceo. Il docente è morto, mentre non si conoscono ulteriori dettagli sugli altri due feriti gravi dell’attentato. Mogouchkov era già finito sotto la lente della sicurezza francese: a quanto si apprende dalla stampa locale, l’uomo di origini cecene era sottoposto a sorveglianza da una decina di giorni, in quanto schedato con la lettera “S”. Per il presidente francese Macron l’insegnante ucciso oggi «ha indubbiamente salvato molte vite». «L’insegnante che è stato ucciso si è prima di tutto frapposto e ha senza dubbio salvato molte vite», ha dichiarato Macron, che ha quindi tenuto a rendere omaggio a tutti gli insegnanti e si è congratulato per il coraggio e la «reattività dell’insieme dei servizi di sicurezza interna» e dei soccorsi. «La Francia è ancora una volta colpita dalla barbarie del terrorismo islamico», ha infine dichiarato il numero uno dell’Eliseo.


L’identikit della famiglia di Mogouchkov

La famiglia dell’attentatore sarebbe composta da sette membri: padre, madre e cinque figli. Si troverebbe tutti in Francia, ma nessuno di loro ha mai ottenuto i documenti per la permanenza stabile, tantomeno la nazionalità francese. Il padre di Mohammed Mogouchkov fu espulso anni fa dalla Russia. La madre e i figli, attualmente, vivrebbero in un centro di accoglienza: alla loro espulsione si opposero, nel 2014, alcune ong che seguivano il loro caso. I problemi con la giustizia francese arrivano nel 2019. Il primogenito Mosvar è stato incarcerato per aver partecipato a un progetto di attentato all’Eliseo. Nel 2023, la condanna definitiva a 5 anni per omessa denuncia: il suo ruolo nell’operazione sarebbe stato quello di diffondere riprendere le scene dell’attentato e diffonderle su internet. A un certo punto, gli viene concessa la misura del braccialetto elettronico, poi revocata perché Mosvar era tornato a diffondere sui social contenuti violenti di propaganda dell’Isis.


L’allerta del ministero dell’Interno

Stando alle ricostruzioni della stampa francese, proprio questa mattina – 13 ottobre – il ministero dell’Interno aveva inviato un messaggio di allerta, raccomandandosi di osservare il più alto livello di sicurezza in «tutte le scuole» in Francia e non soltanto in quelle ebraiche come era stato detto in precedenza. Non è chiaro quanto l’azione fosse programmata da tempo. Secondo i media francesi, il fratello dell’attentatore è stato arrestato nei pressi di un’altra scuola di Arras, ma disarmato. Nel pomeriggio Emmanuel Macron potrebbe raggiungere la cittadina, per il momento sono stati interrotti i lavori parlamentari.

Allarme in un’altra città francese, arrestato un 24enne a Limay

Nel dipartimento di Yvelines, nella regione dell’Île-de-France, un altro allarme è scattato nella cittadina di Limay. Un uomo di 24 anni, già noto alle forze di polizia per la sua radicalizzazione islamica, è stato arrestato dopo essere uscito da una sala di preghiera brandendo un coltello da cucina. L’arresto è avvenuto nelle vicinanze del liceo Condorcet, in via Charles Tellier. Il cittadino di nazionalità francese sarebbe stato preso dagli agenti prima di entrare nella scuola: dovrà rispondere per il porto di un’arma vietata, visto che quel genere di coltelli è considerato un’arma di categoria “D”.

(in copertina foto  ANSA/EPA/Teresa Suarez)

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