Confiscato il tesoro del mago Candido, 664mila euro grazie alle truffe: «Convinse i genitori a curare la figlia dislessica con le candele»

Al secolo Renzo Martini truffava anziani e persone fragili, che si rivolgevano a lui in privato e durante le sue celebri trasmissioni tv per togliere il malocchio

La Guardia di finanza di Lodi ha sequestrato 664mila euro a Renzo Martini, conosciuto come Mago Candido, il cartomante condannato due anni fa per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata nei confronti di almeno 450 clienti. I finanzieri – scrive il Corriere della Sera – hanno sequestrato nove immobili, collocati tra le province di Lodi, Alessandria in Piemonte e Rimini in Emilia Romagna. Ma anche due autovetture, due orologi, un monile d’oro, quote societarie, licenze commerciali, soldi dai vari conti correnti e una polizza assicurativa di circa 26mila euro. Mago Candido era stato arrestato nel 2021 per aver truffato 450 clienti: 88 di loro avevano versato, nel corso degli anni, oltre 1,2 milioni di euro al cartomante. In quell’occasione, anche sua moglie Maria Morena e la figlia Vanessa Martini – accusate di aver aiutato il 72enne durante le sedute svolte attraverso l’emittente televisiva Canale Italia e dirette Facebook – erano state raggiunte dalla stessa misura cautelare.


La vicenda

Secondo le indagini, la famiglia «sottraeva denaro con l’inganno a persone anziane carpendone la fiducia e approfittando della loro condizione di fragilità psicologica», aveva spiegato all’epoca il comandate provinciale della Guardia di finanza di Lodi, Vincenzo Andreone. Il Mago Candido, durante le sedute notturne nella quali convinceva i suoi clienti ad acquistare costosi amuleti, «ingenerava nelle persone che si rivolgevano a lui la convinzione dell’esistenza di gravi pericoli per loro o i loro familiari», aveva inoltre spiegato il procuratore della provincia lombarda, Domenico Chiaro. In sintesi, Martini utilizzava rituali magici come quello di Sant’Antonio, della Tanzania, dei morti ed esorcismi di vario tipo allo scopo di togliere ogni sorta di presunta negatività o malocchio presente nella vittima, in cambio di somme ingenti di denaro che venivano corrisposte con piccoli versamenti sulla Postepay che il “mago” reimpiegate in forme di investimento di vario genere e in attività economiche e finanziarie. In un caso in particolare, scoperto dalle forze dell’ordine, Martini aveva anche convinto una famiglia di poter guarire una bambina affetta da dislessia con elisir e candele.


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