Lecco, morto il 13enne caduto nel lago di Como. L’annegamento e l’ipotesi della sfida con gli amici

Ibrahim era finito in acqua dopo un tuffo da una piattaforma sul lago, vicino a Civiate. Inutili i tentativi di rianimarlo

Non ce l’ha fatta, Ibrahim B.B., il ragazzino di tredici anni recuperato ieri, in gravissime condizioni dalle acque del ramo lecchese del lago di Como, dove era caduto in circostanze ancora da chiarire, mentre si trovava in compagnia di alcuni amici. Il giovane, di origini nordafricane come gli amici, era stato portato a riva dai sommozzatori, che lo hanno trovato a circa dieci metri di profondità. Già sul luogo, per diverso tempo, il giovane di Cinisello Balsamo, comune tra Monza e Milano, è stato sottoposto a manovre di rianimazione, che sono poi proseguite nel reparto dedicato dell’ospedale di Alessandro Manzoni di Lecco.


«Non sapeva nuotare »

Su di lui è stata anche tentata la rianimazione extracorporea, ma il ragazzino è deceduto nella serata di oggi, 18 novembre 2022. La dinamica degli eventi che ha portato alla tragedia è ancora in fase di ricostruzione. Pare che il ragazzino fosse arrivato al molo di Lecco già con il costume da bagno, ma tra le ipotesi al vaglio c’è anche quella secondo cui il tredicenne non sapesse nuotare. Inoltre, si lavora per comprendere se la vittima sia finita nelle fredde acque del Lario a causa di un incidente o se sia stato in qualche modo spinto a immergersi dai suoi amici, per una sfida o una penitenza. Ad indagare è la procura di Lecco.


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