Napoli, una 18enne denuncia di essere stata stuprata in auto da due ragazzi appena conosciuti

I presunti autori della violenza avevano incontrato la ragazza poche ore prima, ai Quartieri Spagnoli

Tra i vicoli della movida di Napoli, nei centrali Quartieri Spagnoli, una ragazza di 18 anni ha conosciuto due giovani che, poche ore dopo, l’avrebbero violentata nell’abitacolo di un’auto. È il fulcro dell’inchiesta condotta dal pm Raffaele Tufano, coordinato dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, partita dopo la denuncia della presunta vittima. Sono sotto esame le tracce biologiche e le immagini delle telecamere di sabato sera, 18 novembre. La ragazza ha raccontato di essersi isolata con uno dei due giovani, accettando le avances. Tuttavia, ha rimarcato di essere stata costretta a «consumare gli atti sessuali in auto», poiché «mai lo avrei fatto con due persone. Ho chiesto di smetterla, non mi hanno ascoltato». Se accertato, i due andrebbero incontro a una pena massima di 14 anni di reclusione per il reato di violenza sessuale di gruppo.


La notte della denuncia

Dopo l’accaduto, nelle prime ore di domenica 19 novembre, la ragazza, che risiede in un comune dell’hinterland, si è presentata dai carabinieri accompagnata da due amiche. Si è detta disponibile, seppure mostrando sofferenza, a raccontare tutto. Le amiche avrebbero incontrato questi due ragazzi, poco più grandi di loro. Hanno trascorso una parte della serata assieme, dopodiché la presunta vittima ha accettato di accompagnare uno dei due in auto. La ragazza era consapevole di essere un po’ alterata per gli effetti dell’alcol bevuto nelle ore precedenti, ma ha accettato comunque di appartarsi, accogliendo l’approccio di lui. La 18enne, però, non si aspettava che a un certo punto sarebbe arrivato anche l’amico del ragazzo Ed è in questo momento che sarebbe partita la violenza. A quanto risulta a Il Mattino, dalle prime evidenze in mano agli inquirenti, non sarebbe «in discussione la consumazione dell’atto sessuale, ma la violenza subita». Il fascicolo, al momento, è aperto contro ignoti, non conoscendo l’identità dei presunti aggressori.


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