Padova, madre e figlio tagliano banconote per 20 mila euro e muoiono: «Avvelenati dal monossido di carbonio»

Non si esclude il gesto estremo. La stranezza del taglio delle banconote e gli stracci imbevuti di benzina

Tragedia a Teolo (Padova) dove ieri mattina sono stati trovati i corpi senza vita di Paolo Rampon, 60 anni, e sua madre, Rosa della Valle. Ad ucciderli – scrive il Gazzettino – sarebbero state le esalazioni tossiche legate a una combustione sprigionatasi nella loro abitazione sui Colli Euganei. In casa, oltre ai vani isolati dall’interno e alcuni stracci imbevuti di benzina, sono state trovate delle banconote: 20mila euro in banconote da 50 fatte a pezzi. Gli investigatori, che escludono l’intervento di terze persone, stanno indagando sulla vicenda. Resta al vaglio anche l’ipotesi di un gesto estremo, che potrebbe essere legato alle banconote ritrovate. 


Gli elementi al vaglio degli investigatori

Tanti gli elementi ancora da chiarire: a partire dal principio di incendio, con combustione lenta, che non è stato notato dall’esterno. Ma anche le presunte esplosioni, udite dai vicini intorno alle 3.30 di ieri. A dare l’allarme è stata proprio una inquilina della bifamiliare che, stando a quanto riporta il quotidiano, ha sentito «un odore forte in casa». All’arrivo dei vigili del fuoco porte e finestre dell’abitazione erano tutte sigillate. Inutile l’intervento del 118: Rampon e Della Valle erano già morti. Nella villetta nessun segno d’effrazione, ma quelli di un incendio a combustione lenta. Le vittime sono molto note nella zona, poiché – scrive il Corriere della Sera – di una storica famiglia di Teolo. Stando alle prime informazioni, madre e figlio erano in cattivi rapporti con vicini e familiari. Elemento, questo, che – secondo gli inquirenti – potrebbe spiegare la scelta di tagliare il contante per renderlo inutilizzabile ai potenziali eredi. 


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