Rai, l’ad Sergio sul programma di Nunzia de Girolamo: «Fuorviante parlare di chiusura anticipata»

Per Roberto Sergio vi sarà una normale valutazione, ma «i palinsesti autunnali terminano a dicembre»

Da tempo, ormai, si rincorrono le notizie sulle chiusura anticipata di Avanti Popolo, il programma di Nunzia de Girolamo, all’esordio su Rai 3. E negli ultimi giorni si erano intensificate. Il costo delle puntate, stimato in circa 200 mila euro ciascuna per la produzione esterna, a fronte di uno share che si aggira sul 3%, ha fatto trapelare una certa delusione in viale Mazzini. E la data di fine del programma, inizialmente prevista per maggio, potrebbe essere fatta cadere molto prima. Dall’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, arriva una smentita a metà. «Ancora una volta alcuni organi di stampa riportano notizie completamente diverse dalla realtà, frutto di una libera interpretazione», afferma. «Parlare di “chiusure anticipate” di alcuni programmi, infatti, è fuorviante. È chiaro che dovremo fare una valutazione anche in riferimento all’andamento dei singoli programmi, approfittando della pausa natalizia. Come detto alla presentazione lo scorso luglio i palinsesti autunnali terminano nel mese di dicembre. Quindi, nessuna chiusura anticipata, come qualcuno ha voluto strumentalmente rimarcare». E se pure i palinsesti non vanno oltre dicembre, come dice Sergio, è altrettanto vero che nei piani condivisi con lo staff di Avanti Popolo c’era l’intenzione di andare avanti fino a maggio. Per i vertici Rai si tratta di una valutazione fisiologica, programmata, che avrebbe portato – secondo Domani – alla decisione di prolungare la trasmissione per altre quattro puntate, per evitare una bocciatura completa.


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