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«Turetta voleva Giulia lontana da amiche e famiglia», le chat prima dell’omicidio: lei temeva per la sua vita

29 Novembre 2023 - 17:48 Giovanni Ruggiero
Dai messaggi raccolti dalla famiglia Cecchettin a sostegno delle indagini raccontano del comportamento «possessivo» e «geloso» del 21enne

Sarebbero state sempre più insistenti le pressioni di Filippo Turetta perché Giulia Cecchettin si allontanasse sia dalle sue amiche che dalla sua famiglia. È quel che emerge da una serie di chat e messaggi vocali che la famiglia della 22enne uccisa l’11 novembre sta raccogliendo a sostegno delle indagini della procura di Venezia. Stando a quanto trapela a proposito dei messaggi, Turetta si sarebbe dimostrato «geloso» e «possessivo». Al punto da pretendere che la 22enne, anche dopo la fine della loro relazione, avesse meno rapporti possibili con le amiche e la sua famiglia: «Stai con me e non con le tue amiche», avrebbe ripetuto Turetta alla ragazza.

«Vorrei che sparisse»

L’atteggiamento sempre più pressante di Turetta avrebbe fatto preoccupare la ragazza. Una condizione raccontata nelle chat, dove Giulia Cecchettin ammetteva di avere sempre più «ansia» e «paura» sulla propria incolumità. Finora erano emersi alcuni audio della ragazza, diffuso dalla Rai, in cui raccontava le sue preoccupazioni sulla situazione che era costretta a vivere. In quel messaggio vocale alle amiche, Cecchettin raccontava delle pressioni psicologiche che subiva dal suo ex, che minacciava anche di togliersi la vita: «Mi sento in una situazione in cui vorrei che sparisse, non vorrei più avere contatti con lui. Però allo tesso tempo mi viene a dire cose come che è superdepresso, che ha smesso di mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto, che pensa solo ad ammazzarsi e che vorrebbe morire».

«Vorrei non vederlo più»

Nei vocali, Cecchettin raccontava di non sapere come tirarsi fuori da quella situazione, riconoscendo la scorrettezza del suo ex. A proposito di quelli che apparivano come veri e propri ricatti morali, la ragazza raccontava: «Non me le viene a dire per forza come ricatto secondo me, però suonano molto come ricatto… Allo stesso tempo mi viene a dire che l’unica luce che vede nelle sue giornate sono le uscite con me o i momenti in cui io gli scrivo». E infine spiegava: «Vorrei non vederlo più perché comincio a non sopportarlo più. Vorrei fortemente sparire dalla sua vita ma non so come fare, perché mi sento in colpa. Ho troppa paura che possa farsi male».

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