Taglia da 7 milioni su Artem Uss, l’imprenditore russo scappato dall’Italia. Identificato il commando che lo fece evadere: preso il capo

Il gip di Milano ha firmato le ordinanze di custodia cautelare per i cinque membri del commando che aiutò l’imprenditore a evadere dai domiciliari la scorsa primavera

Una taglia da 7 milioni di dollari è stata fissata dal Dipartimento di Stato Usa per chiunque fornisca informazioni utili all’arresto e alla condanna di Artem Uss, l’imprenditore figlio di Alexander Uss, ex governatore russo e considerato molto vicino a Vladimir Putin. Artem Usa era evaso dai domiciliari a Milano, dopo essere stato arrestato a Malpensa su mandato delle autorità statunitensi, accusato di spionaggio militare e industriale verso la Russia, contrabbando di petrolio dal Venezuela e riciclaggio.


Il commando

Intanto in Croazia è stato arrestato l’uomo che avrebbe organizzato la fuga di Uss, nel giorno in cui sarebbe stato estradato dall’italia negli Stati Uniti. Come riporta il Washington post, si tratta di Vladimir Jovancic, cittadino bosniaco, che avrebbe orchestrato l’evasione dell’imprenditore russo assieme ad altri quattro complici, proprio nel giorno in cui il tribunale di Milano aveva dato l’autorizzazione all’estradizione. Uss e la banda che su quattro auto sono riusciti a scappare dall’Italia fino in Russia sono stati identificati dal tribunale di Milano. Come riporta Repubblica, il gip Anna Magelli ha firmato oggi sei ordinanze di custodia cautelare. Tra i nomi c’è Artem Uss, accusato di evasione, Vladimir Jovancic, 52enne bosniaco, il figlio Boris, 25 anni, nato nel Veronese, Matteo Janezic, 39enne sloveno, e i serbi Srdjan Lolic, 52 anni, e Nebojsa Ilic, di 47 anni. Per questi l’accusa è di procurata evasione. Spiccati i mandati d’arresto europei inoltrati a Serbia, Slovenia e Russia.


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