Roma, occupati almeno 9 licei. I presidi: «Un rito stanco e inconcludente, la polizia intervenga»

Dietro le proteste, ci sarebbero «rivendicazioni comuni»

Nella mattina di oggi, 6 dicembre, almeno 9 licei sono stati occupati a Roma per delle «rivendicazioni comuni»: lo ha dichiarato il coordinamento dei collettivi autonomi romani. Alle 12 queste motivazioni verranno esplicitate in conferenza stampa al liceo Morgagni, dove si leggerà un comunicato comune e si risponderà alle domande. Tra gli istituti che hanno aderito alla protesta, molti storici come il Tasso, il Morgagni, il Mamiani, il Manara, Righi, Archimede, Aristofane, Colonna e Virgilio. Il Giorgi Woolf, secondo quanto mostrano alcune immagini diffuse dai social, è stato vandalizzato dopo un’occupazione durata 8 giorni.


I presidi di Anp hanno diffuso in risposta una nota in cui esprimono «tutto il loro pieno dissenso dissenso per un’azione che sa di rito stanco e inconcludente, che lede il diritto allo studio della maggior parte degli studenti non aderenti e che si configura inoltre come interruzione di pubblico servizio». E ancora: «Queste dissennate azioni di protesta incrinano inoltre il sereno rapporto interno alle comunità scolastiche in cui tutti gli educatori, docenti e dirigenti, cercano quotidianamente di lasciare spazio di iniziativa agli studenti, accogliendo le loro richieste con disponibilità umana, formativa e culturale, naturalmente negli ambiti di loro pertinenza. Organizzare le occupazioni rivendicando generici diritti al miglioramento della scuola, ma calpestandoli con i reali comportamenti, è indice di assoluta incoerenza da parte di chi ne è organizzatore: e non solo non si producono miglioramenti, ma molto spesso si ritrovano, dopo le occupazioni, devastazione e distruzione, con necessità di spesa di decine e decine di migliaia di euro per ripristinare la situazione quo ante. Di tutto questo abbiamo testimonianze fotografiche degli anni scorsi e in questi giorni di quanto accaduto presso l’IIS Giorgi Woolf di Roma». «Di fronte a questo quadro – concludono – i dirigenti scolastici pretendono dalle altre istituzioni e dalle forze dell’ordine sostegno e azione immediata al fine di ripristinare una situazione di legalità e di diritto all’istruzione per tutti gli studenti».

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