Il consigliere veneto Valdegamberi contro i funerali di Giulia Cecchettin in tv: «Show per favorire leggi assurde come l’educazione sessuale a scuola»

Stefano Valdegamberi, eletto nella Lista Zaia e ora nel gruppo misto, ha aggiunto: «Ne sono state ammazzate tante di ragazze e di donne e nessuno ne parla»

Sarebbe esagerata l’attenzione riservata ai funerali di Giulia Cecchettin, secondo Stefano Valdegamberi, consigliere regionale veneto, eletto con la lista Zaia e ora nel gruppo misto. Ad Affaritaliani, il consigliere torna all’attacco: «Ne sono state ammazzate tante di ragazze e di donne e nessuno ne parla mentre le televisioni stanno facendo diventare questo caso una telenovela nazionale». Valdegamberi era già finito sotto accusa per le sue dichiarazioni contro Elena Cecchettin, quando aveva duramente criticato le parole della ragazza, prendendosela anche con la felpa che indossava, parlando di «certi simboli satanici». Secondo il consigliere veneto, dietro tutta l’enfasi che ci sarebbe attorno al caso di Giulia Cecchettin ci sarebbero quelli che lui considera dei rischi: «Temo che l’obiettivo sia quello di enfatizzare questo caso, senza dubbio gravissimo, strumentalizzarlo e far approvare qualche legge assurda come l’educazione sessuale nelle scuole, dimenticandoci che il problema è un altro. I primi risultati, sull’onda dell’euforia emotiva sono già stati raggiunti: politici che si scusano di essere uomini, altri che stanziano fondi per educare contro il patriarcato».


La teoria gender

«Non vorrei che diventasse un alibi per sdoganare la teoria gender nella scuola – continua Valdegamberi. -buttata fuori dalla porta cerca di rientrare dalla finestra, In Consiglio regionale ci sono risoluzioni che impegnano la giunta veneta davvero assurde. Una del Pd che invita addirittura a modificare l’uso del linguaggio. Altre di Forza Italia e Lega spostano la soluzione nell’educazione a scuola quando il problema invece sta altrove». «In questa vicenda è tutto strano – aggiunge ancora Valdegamberi -, e soprattutto come viene strumentalizzata mediaticamente e politicamente. Vogliono che gli uomini chiedano scusa per il solo fatto di essere uomini». Eppure, specifica, «la violenza ha diverse forme e non esiste l’uomo cattivo e la donna buona o viceversa. Questa è una pericolosa ideologia e se dici qualcosa di diverso come faccio io subito ti attaccano e ti mettono alla gogna. Si cerca di criminalizzare l’uomo e la figura paterna evocando inesistenti culture patriarcali, è un’ideologia che peggiora e non migliora la situazione». I giovani d’oggi? Incapaci, a suo dire, «di accettare la sconfitta nella vita»: e di questo la colpa è «dell’annullamento della meritocrazia nella scuola, ella mancanza di rispetto verso gli insegnanti, dei ricorsi al Tar perché bocciano tuo figlio». Dunque, concluda, si ritorni a un’educazione diversa: «Si cresce con i no e non con i perenni sì».


Foto copertina: profilo Facebook di Stefano Valdegamberi

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