I farmaci contro il diabete usati dalle star per dimagrire sono «la scoperta scientifica dell’anno»

Certificati dalla rivista Science, i loro benefici potrebbero essere addirittura superiori a quelli scoperti finora

L’anno si conclude, e secondo l’autorevole rivista Science, lascia in eredità una scoperta più importante delle altre: riguarda gli antidiabetici di ultima generazione (agonisti del Glp-1), autorizzati di recente anche come trattamento di supporto contro l’obesità. Si tratta di composti simili ad ormoni, sviluppati circa 20 anni fa per il trattamento del diabete. A farli tornare alla ribalta sono state diverse star negli Stati Uniti, che grazie a loro hanno potuto ottenere una prodigiosa perdita di peso: l’ultimo caso che ha fatto discutere, per esempio, riguarda la celebre presentatrice Oprah Winfrey. Che è apparsa sull’ultimo red carpet con 20 kg in meno.


Il semaglutide

Questo perché, com’è stato dimostrato scientificamente, non solo il semaglutide regolarizza il metabolismo, ma riduce la pulsione verso il cibo e aumenta il senso di sazietà. Già dallo scorso giugno, uno studio apparso su Lancet aveva dimostrato come una pillola per l’obesità a base di semaglutide avesse aiutato gli adulti in sovrappeso a perdere il 15% del loro peso corporeo. Anche l’Aifa, in Italia, ha autorizzato il ricorso al farmaco per perdere peso. Ma – come ricorda Il Messaggero – al momento non è prevista la rimborsabilità da parte del Servizio sanitario nazionale, contrariamente a quello che accade per il diabete.


I benefici

Ma i benefici degli agonisti del Glp-1 non si limitano alla perdita di peso. Sembrerebbero aiutare anche su altri fronti. Come su quello dello scompenso cardiaco. Mentre altri studi stanno cercando di approfondire eventuali benefici nel trattamento della tossicodipendenza, dell’Alzheimer e del Parkinson. «Gli agonisti del GLP-1 hanno sollevato più domande che risposte», scrive Holden Thorp, redattore capo della rivista Science. «Questo è il segno distintivo delle più importanti svolte scientifiche».

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