Roberto Coppola ritrovato in Texas dopo 7 anni, il sospetto della madre: «Cosa era successo prima dell’ultima telefonata»

Lo chef milanese non dava notizie di sé alla famiglia dal 2016. Ritrovato dalla polizia italiana in Texas, ha chiesto di non essere contattato. Almeno per ora

Da sette anni Anna Maiorano non aveva più notizie di suo figlio Roberto Coppola. Il cuoco di 47 anni originario di Milano era scomparso all’improvviso dopo essersi trasferito in Canada. E in qualche modo all’improvviso è ricomparso, dopo che la polizia italiana è riuscita a rintracciarlo dopo il suo ultimo trasferimento in Texas. Ora che finalmente può essere archiviata l’ipotesi che l’uomo fosse stato vittima di un omicidio o un incidente, resta l’interrogativo sul perché non abbia voluto mettersi in contatto con la sua famiglia in tutti questi anni. Un periodo che la signora Maiorano ha dedicato proprio alla ricerca di suo figlio, senza mai perdere la speranza di ritrovarlo sano e salvo. Che Coppola sia in buone condizioni di salute è di fatto l’unica cosa che in questo momento interessa a sua madre: «È il regalo di Natale più bello che potessi mai immaginare – dice al Corriere della Sera – Sono rinata: saperlo in vita e sapere che sta bene… non ha idea di quanto sia felice». Che cosa abbia fatto in tutto questo tempo e quanto può essere cambiata la sua vita, sua madre può solo immaginarlo. Tra le poche cose che è riuscita a sapere, attraverso chi ha rintracciato suo figlio, è che lavora in Texas. «Forse si è fatto una famiglia – continua Maiorano – non lo so. Ha chiesto per il momento di essere lasciato solo. Ha anche detto che quando sarà pronto, mi contatterà e mi spiegherà le sue motivazioni, che non ho mai saputo né compreso, ma poco importa». Maiorano ribadisce di voler rispettare le scelte di suo figlio, come in fondo dice di aver sempre fatto da che era un ragazzo. Alla felicità alterna un po’ di rabbia, certo, ma già sapere che suo figlio è ancora vivo «mi rende più felice», spiega.


Quel trasferimento in Canada nel 2016 non era stato di certo il primo nella vita di Roberto Coppola. Sin da giovane è stato «un ragazzo indipendente». Dopo aver fatto la scuola alberghiera, voleva fare lo chef in giro per il mondo, forte della sua capacità di parlare quattro lingue: «Io non l’ho mai ostacolato – dice Maiorano – E già a 20 anni è andato a lavorare a Oslo, poi a Boston, infine a Calgary, sempre nel mondo della ristorazione. Ma veniva sempre a casa due-tre volte l’anno». Finché a fine giugno 2016, prima che la donna stesse per partire diretta a Calgary per raggiungere suo figlio, quello la chiama e le dice: «Mamma, non venire». Roberto Coppola aveva spiegato che non aveva un posto dove ospitare sua madre, dopo la fine della relazione con la sua compagna dell’epoca. A pesare sulla vicenda però, sospetta Maiorano, potrebbe essere stata anche la morte del padre di Coppola: «Era da poco morto mio marito, dopo anni di malattia. Lui ne ha sofferto molto. Gli era legatissimo. È andato in depressione dopo la notizia della sua morte. Non so. Se avrà voglia, quando ci sentiremo o quando ci incontreremo, mai racconterà».


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