Parla il sindaco del Bresciano che lavora da Dubai: «Non mi dimetto: a chi mi ha eletto non importa dove sono»

Dopo le polemiche esplose a Carpenedolo, il sindaco ribadisce di aver detto sin da subito che avrebbe lavorato a distanza

Gli elettori di Carpenedolo sapevano sin dall’inizio che il sindaco Stefano Tramonti non sarebbe stato fisicamente presente nel paese della Bassa Bresciana per i suoi impegni di lavoro. È lo stesso sindaco a chiarirlo, ribadendo che non ha nessuna intenzione di dimettersi, anche se la sua vita ormai si svolge prevalentemente a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. «Lavorerò fino all’ultimo giorno come sindaco – ha detto a la Repubblica – come se non avessi una scadenza, perché credo che da amministratore, pubblico o privato, si debba fare così per prendere le decisioni che si reputano giuste per il futuro della comunità/società e non convenienti per il proprio». Essendo ormai al secondo mandato, Tramonti aveva già messo in chiaro che non avrebbe continuato a fare l’amministratore. Nel frattempo non ha lasciato il suo lavoro, che durante il secondo mandato da sindaco lo aveva impegnato a viaggiare parecchio: «Se avessi guardato al mio interesse personale, avrei potuto fare scelte diverse e magari dare le dimissioni già all’inizio dell’anno scorso, perché la mia vita era la stessa di adesso: faccio circa 220mila miglia all’anno e questo mi tiene lontano da mia moglie e dai miei bambini, che hanno uno e tre anni. Trasferirci prima a Dubai mi avrebbe permesso di organizzarmi meglio dal punto di vista logistico, togliendo loro meno tempo, ma abbandonare il ruolo di sindaco avrebbe significato lasciare un lavoro a metà, un anno e mezzo prima della scadenza del mio mandato, e questo non rientra nel mio modo di fare». A chi lo descrive come sindaco in smart working, Tramonti mette in chiaro che per i prossimi mesi continuerà a essere presente almeno «per ogni consiglio comunale che sarà necessario, come ho sempre fatto in dieci anni. Continuerò a lavorare per Carpenedolo, nel rispetto degli impegni che ho assunto con gli elettori e con i miei collaboratori, e non credo che per i cittadini sia così rilevante il luogo da cui lo farò».


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