DAZN aumenta le tariffe, quali piani diventano più cari. Da Netflix a Disney+: come cambiano gli abbonamenti

A essere colpiti sono tutti i piani tariffari: Start, Standard e Plus. Ma gli aumenti da mesi coinvolgono quasi tutte le piattaforme

Anche DAZN costerà di più: la piattaforma streaming, che detiene i diritti tv della Serie A fino al 2029 (266 partite in esclusiva e 114 in co-esclusiva), ha infatti annunciato un nuovo listino prezzi. Che vale per tutti, sia i nuovi abbonati che gli iscritti di vecchia data: il sovrapprezzo verrà inviato per mail agli utenti al momento del rinnovo. Dunque, non scatterà nello stesso momento per tutti, ma solo allo scadere dell’abbonamento annuale. A essere colpiti dai rincari sono tutti i piani tariffari, Start, Standard e Plus. Il primo, il più economico, include basket italiano ed europeo, Nfl, boxe, Ufc e «il meglio del fighting internazionale». Chi sceglie questa opzione dovrà sostenere l’aumento di un euro sulla tariffa mensile (il costo passa da 13,99 a 14,99), con un piccolo sconto su quella annuale, che aumenterà di soli dieci euro passando da 89,99 a 99 euro. Il pacchetto Standard, che consente di guardare le partite in contemporanea su più di un dispositivo (ma solo se connessi alla stessa rete), non cambierà il prezzo della sottoscrizione mensile (che rimane a 40,99), ma l’annuale passa da 299 a 359 euro, segnando un aumento di 60 euro. DAZN Plus, infine, che permette di guardare le partite simultaneamente da dispositivi in luoghi diversi (e che dunque si può condividere anche con amici e parenti) aumenta di 4 euro al mese, passando da 55,99 a 59,99. L’abbonamento annuale sale a 539 euro.


Tutti gli aumenti degli ultimi mesi

DAZN è solo l’ultima delle piattaforme a tentare di riparare alle difficoltà del settore aumentando i prezzi degli abbonamenti. Prima di lei, la più recente è stata Apple Tv+, che da 6,99 euro è passata a 9,99 euro. Dal 18 ottobre sono invece scattati i rincari di Netflix in Usa, Regno Unito e Francia, e le tariffe sono state aggiornate anche in Italia, togliendo dalla circolazione il Piano Base, ovvero il più conveniente senza pubblicità. A novembre, è stata invece la volta di Disney+, che ha annunciato una modifica dei prezzi dei suoi abbonamenti (nonché lo stop alla condivisione delle password). Aggiungendo però la formula Standard con pubblicità, che ha permesso di mantenere i prezzi bassi, a 5,99 euro al mese. Un cambiamento annunciato sin da quest’estate, nello stesso periodo in cui anche Spotify ha deciso di aumentare i prezzi degli abbonamenti Premium, sia individuali che di coppia (rispettivamente, di uno e due euro). Amazon Prime invece aveva imboccato la strada dei rincari già nel 2022, facendo passare l’abbonamento annuale da 36 a 49,9 euro.


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