Stop agli account condivisi anche per Disney+, scatta la stretta come Netflix: ecco da dove comincia il blocco

Poco più di un mese fa la società aveva reso noto che stava studiando un modo per interrompere la condivisione delle password, così come aveva fatto la piattaforma concorrente che di Paese in Paese ha imposto le nuove regole anche in Italia

Così come era successo con Netflix, gli abbonati italiani sono avvisati. Disney+ ha deciso di non far condividere le password, a partire dal Canada. Gli iscritti al servizio di streaming nel Paese nordamericano hanno ricevuto un’email nella quale vengono informati che Disney «sta implementando restrizioni alla possibilità di condividere le credenziali del proprio account al di fuori del proprio nucleo familiare». Non è chiaro di quali restrizioni si tratti, ma l’ammonimento è esplicito: «Non puoi condividere il tuo abbonamento con chi non vive con te», si legge nell’Help Center. Nel frattempo, Disney+ ha introdotto anche un’apposita sezione nella quale gli utenti possono controllare chi accede al proprio account.


Come Disney+ impedirà la condivisione delle password

La novità arriva poco più di un mese dopo la comunicazione sugli utili del terzo trimestre del 2023, in cui il CEO di Disney, Bob Iger ha affermato che la società – che proviene da periodi difficili dal punto di vista economico, tanto che migliaia di dipendenti sono stati licenziati – stava «esplorando attivamente» modi per gestire gli account condivisi. Iger ha anche affermato che un numero «significativo» di persone attualmente condivide le password dei servizi di Disney, aggiungendo che la compagnia e ha aggiunto che Disney ha la «capacità tecnica» di monitorare gli accessi. Rimane da capire in che modo verranno implementate eventuali restrizioni. Se Disney dovesse adottare la stessa tecnica di Netflix, i dispositivi verrebbero identificati tramite il loro indirizzo IP in modo da impedire che più di uno di essi venga registrato come device principale. Per Netflix l’operazione è stata un successo. Che Disney possa seguirne le orme.


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