«Il merluzzo puzza», dalle scuole agli ospedali: la protesta contro il pesce nelle mense a Bari. L’azienda: «Falso, è pregiato»

Dopo i bambini, ora si lamentano anche i pazienti del Policlinico pediatrico di Bari

Pesce andato a male o alimento pregiato? Questo è il dilemma che da giorni imperversa nelle mense delle scuole materne ed elementari di Bari dove alcuni genitori hanno lamentato pasti maleodoranti serviti ai propri figli. E il prodotto della discordia è un merluzzo nero e dall’aspetto poco invitante finito sulle tavole dei bambini che si aggiungerebbe ad altre irregolarità nei pasti. Ma non ne vuole sapere l’azienda Ladisa che gestisce il servizio mensa del Comune di Bari, secondo cui ogni prodotto sarebbe di qualità. «Tutti i piatti serviti sono risultati integri sotto il profilo della salubrità, del rispetto delle norme di sicurezza e della provenienza della materia prima richiesta nel capitolato merluzzo carbonaro zona FAO 27», hanno dichiarato in una nota.


Dalle scuole agli ospedali

Una precisione che vuole sottolineare come il pesce incriminato sia in realtà di alta qualità proprio perché proveniente da un’area «poco interessata dal traffico navale, e per questo è nota per essere una delle zone ittiche più pulite e salubri al mondo». Non solo. Dopo le scuole, ora il merluzzo «pregiato» ma dall’aspetto poco invitante è finito anche in un ospedale pediatrico: il Giovanni XXIII, sempre di Bari. E anche qui si è rivelato poco gradito. L’azienda ospedaliera ha ricevuto numerose segnalazioni dai reparti per una puzza proveniente dai piatti con il pesce in questione. La Repubblica fa sapere che oggi 11 gennaio il Policlinico invierà una contestazione alla società interessata.


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