Sunak in Ucraina annuncia 3 miliardi di aiuti e sigla l’intesa sulla sicurezza. L’ira di Mosca: «Truppe Gb a Kiev? Una dichiarazione di guerra»

Il Regno Unito è il primo Paese del G7 a fornire garanzie scritte. «Sosterremo l’Ucraina per la durata decennale dell’accordo», si legge nel testo del patto

Tre miliardi di aiuti a Kiev e la firma su un accordo bilaterale «senza precedenti» sulle garanzie di sicurezza all’Ucraina. È quanto annunciato dal premier inglese, Rishi Sunak, durante il suo primo viaggio all’estero del 2024.  Il nuovo pacchetto di finanziamenti militari, che arriva in un momento di stallo per gli aiuti statunitensi dopo lo sconfortante annuncio della Casa Bianca della fine dei fondi americani, è il più consistente che il Regno Unito abbia mai promesso all’Ucraina. «Si tratta di un segnale forte rivolto sia a Kiev sia a Mosca», ha sottolineato il primo ministro britannico, secondo cui per aiutare Kiev «dobbiamo fare di più: esitare sugli aiuti all’Ucraina non farebbe altro che incoraggiare Vladimir Putin e i suoi alleati della Corea del Nord e dell’Iran», ha concluso Sunak durante la sua visita nel Paese.


Il patto «senza precedenti»

Oltre al consistente stanziamento, che finanzierà missili a lungo raggio, centinaia di droni, difesa aerea, munizioni, Kiev e Londra hanno firmato un patto bilaterale di sicurezza per i prossimi dieci anni. «Il Regno Unito continuerà a sostenere l’Ucraina per la durata decennale del presente accordo», si legge nel testo dell’intesa che resterà in vigore – spiegano da Kiev – fino all’auspicato ingresso dell’Ucraina nella Nato. Il Regno Unito è il primo Paese G7 a concludere l’intesa, dopo che tutte le nazioni del gruppo avevano promesso di siglare intese simili al vertice Nato di Vilnius lo scorso anno. Nel documento, al capitolo dedicato alla difesa, viene spiegato come le due parti «lavoreranno insieme per garantire una forza sostenibile in grado di difendere l’Ucraina ora e di scoraggiare l’aggressione russa in futuro, attraverso la fornitura continua di assistenza alla sicurezza e di moderne attrezzature militari dando priorità alla difesa aerea, artiglieria e potenza di fuoco a lungo raggio». Ma non solo: il patto prevede inoltre il sostegno da parte del Regno Unito per lo sviluppo «di forze armate moderne in Ucraina e della marina di Kiev, con un occhio alle tensioni nel Mar Nero». L’accordo riguarda inoltre le garanzie di sostegno finanziario e umanitario, protezione delle infrastrutture critiche, cooperazione di intelligence e sicurezza informatica, lotta alla propaganda.


L’ira di Mosca

I 3 miliardi di finanziamenti militari e il patto bilaterale non sono affatto piaciuti al Consiglio di sicurezza nazionale russo, Dmitry Medvedev, che su Telegram ha minacciato gli «eterni nemici» inglesi. «Sunak è arrivato a Kiev per firmare uno ‘storico accordo di sicurezza’; come reagirebbe l’opinione pubblica occidentale se la delegazione britannica finisse sotto il fuoco delle munizioni a grappolo nel centro di Kiev, come è successo ai civili della nostra Belgorod?», ha scritto Medvedev. Un’opzione, quella delle truppe britanniche sul terreno, che in ogni caso non è contemplata nell’intesa. «Mi auguro che i nostri eterni nemici, gli arroganti inglesi, capiscano che il dispiegamento del loro contingente militare ufficialmente in Ucraina significherà una dichiarazione di guerra al nostro Paese».

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