Conti pubblici, Dombrovskis: «L’Italia non è del tutto in linea con le raccomandazioni Ue». Torna lo spettro di una manovra correttiva

Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio, il governo «dovrebbe tenersi pronto ad adottare le misure necessarie». Il commissario Ue Dombrovskis: «In primavera le procedure di infrazione»

L’Italia non è in linea con tutte le raccomandazioni Ue e «dovrebbe tenersi pronta ad adottare le misure necessarie» per adeguare la politica di bilancio nel 2024. A scriverlo è l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), che oggi ha pubblicato un focus che alimenta lo spettro di una possibile manovra correttiva in arrivo nei prossimi mesi. Ma a confermare la situazione è anche il commissario europeo Valdis Dombrovskis, che da Davos – dove è in corso il World Economic Forum – ha fatto sapere che anche il budget italiano «non sembra essere in linea con le raccomandazioni del Consiglio Ue» e che per questo Bruxelles ha chiesto al governo italiano «di intraprendere deviazioni e rimettere in linea» i conti pubblici. A dirla tutta, l’Italia non è l’unico Paese a dover affrontare questa situazione. Delle quattro grandi economie europee, solo la Spagna risulta in linea con tutte le raccomandazioni. Alla Germania è stato chiesto di ridurre le misure di sostegno all’energia il prima possibile, mentre la Francia è stata invitata – scrive l’Upb – «ad adottare le misure necessarie nell’ambito del processo di bilancio nazionale per garantire che la politica di bilancio nel 2024 sia in linea con le raccomandazioni».


I due parametri «non in linea» dell’Italia

Lo scorso maggio, la Commissione europea aveva proposto al Consiglio una serie di raccomandazioni specifiche per ogni Paese Ue che fissano un tetto alla crescita della spesa primaria netta, ossia di quel parametro che non tiene conto dei sussidi alla disoccupazione, delle misure una tantum e dei finanziamenti europei. Nel focus pubblicato oggi dall’Ufficio parlamentare di bilancio, si precisa che l’Italia rispetta il tetto della spesa primaria netta, ma non la crescita. Quest’ultima viene giudicata dalla Commissione europea «non pienamente in linea», principalmente a causa dei crediti d’imposta relativi ai bonus edilizi. L’esecutivo comunitario ha raccomandato poi al governo italiano di eliminare al più presto – e comunque entro la fine del 2024 – le misure contro il caro energia, così da poter usare i risparmi per ridurre il disavanzo. L’Italia si è assunta l’impegno di azzerare le misure contro il caro energia, ma non prevede di utilizzare i soldi risparmiati per ridurre l’indebitamento.


Lo spettro di una manovra correttiva

Ai microfoni di SkyTg24, Dombrovskis ha ribadito che nei prossimi mesi la Commissione europea avvierà le procedure di infrazione per deficit eccessivo, «sulla base dei dati raccolti nell’autunno 2023». Questo significa che, per adeguarsi alle raccomandazioni Ue, il governo italiano potrebbe dover essere costretto a varare una manovra correttiva. Uno scenario che dai banchi delle opposizioni qualcuno aveva pronosticato già un mese fa. «Nel prossimo triennio lo Stato italiano deve trovare più di 50 miliardi di euro. Questo vuol dire che c’è da fare una manovra correttiva già nel 2024. Ho l’impressione che il governo Meloni debba dotarsi velocemente di una strategia che questa legge di bilancio non ha», avvertiva il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. Oggi lo stesso Dombrovskis ha lasciato intendere che il tempo degli avvertimenti è finito: «Abbiamo ripetutamente raccomandato ai Paesi membri di spostarsi verso posizioni fiscali più prudenti, considerando i livelli di deficit e di debito», ha ricordato il commissario europeo.

Il chiarimento da Bruxelles

Dopo alcune ore dall’intervista di Dombrovskis a SkyTg24, un portavoce della Commissione Ue ha chiarito che «la posizione della Commissione sul bilancio italiano resta invariata. Si è trattato di un errore di traduzione durante un’intervista Tv, in cui al vice presidente Valdis Dombrovskis è stata posta una domanda specifica sul piano di bilancio italiano per il 2024. L’argomento non è stato sollevato in modo proattivo dal vice presidente». Secondo il portavoce della Commissione Ue, Dombrovskis «ha ribadito il parere della Commissione del 21 novembre, in cui si afferma che il Dbp non è pienamente in linea con la raccomandazione del Consiglio del 14 luglio 2023».

Foto di copertina: EPA/Ronald Wittek | Il commissario europeo Valdis Dombrovskis (Strasburgo, 21 novembre 2023)

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