Germania, centinaia di migliaia in piazza in tutto il Paese per fermare l’avanzata dell’Afd: «Il muro siamo noi» – Foto e video

Marce di protesta nel weekend in molte città dopo le rivelazioni sui piani di deportazione di massa dei migranti. A Monaco corteo sciolto per il sovraffollamento

Dopo i cortei di venerdì e sabato, anche oggi decine di migliaia di cittadini tedeschi sono scesi nelle piazze di diverse città per manifestare contro il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD). Da Norimberga a Francoforte, da Amburgo ad Hannover sino alla capitale Berlino, le piazze si sono riempite in tutto il Paese. Particolarmente partecipato, oggi, il corteo a Monaco di Baviera dove a causa del sovraffollamento record e dei relativi problemi di sicurezza la manifestazione ha dovuto essere interrotta. Gli organizzatori sostengono che fossero presenti circa «250mila persone», mentre la polizia del luogo ridimensiona parlando di «almeno 80mila». Anche ad Amburgo una manifestazione è stata bloccata lo scorso venerdì a causa della presenza di un numero di partecipanti notevolmente superiore rispetto a quanto previsto dai piani di sorveglianza delle autorità.


Marce contro la paura

Ad agitare la popolazione tedesca sono le rivelazioni diffuse sulla stampa nei giorni scorsi secondo cui i rappresentanti dell’estrema destra tedesca avrebbero discusso di recente piani per deportare in massa migranti, richiedenti asilo e cittadini tedeschi di origine straniera ritenuti non in grado di integrarsi. La richiesta della marea di cittadini scesa in piazza è chiara: in quanto partito «xenofobo», AfD deve essere bandito. «Insieme contro l’estrema destra»: è lo slogan predominante. «Fuori i nazisti», si legge in molti cartelli e si sente gridare. E ancora: «Il muro siamo noi». Nei giorni scorsi, è sceso in piazza lo stesso cancelliere Olaf Scholz, nella sua città di residenza Potsdam, sostenendo che qualsiasi piano per espellere i migranti «è un attacco contro la nostra democrazia e, di conseguenza, contro tutti noi». Così come la ministra degli Esteri Annalena Baerbock che ha preso parte a un raduno spontaneo in città. Diversi politici, vescovi e sportivi hanno invitato la cittadinanza a scendere in piazza e opporsi all’AfD.


La scalata del partito anti-immigrazione

Il partito di estrema destra AfD fa della tolleranza zero contro i migranti una delle sue bandiere: non a caso ha iniziato a ottenere particolare visibilità nel 2015, quando circa un milione di migranti e rifugiati sono approdati in Germania. Nel 2017, il partito è entrato per la prima volta nel Bundestag, assumendo inizialmente il ruolo di principale partito di opposizione. Con l’invasione russa in Ucraina, ha trovato nuova linfa vitale riuscendo a cavalcare la rabbia e il malcontento scatenato dall’impennata dei costi delle bollette, dall’inflazione alimentare e dai finanziamenti dell’Ue a Kiev. E ora prova ad approfittare delle difficoltà in cui versa il governo guidato da Scholz, alle prese con proteste di diverse categorie per l’impennata dei costi e i segnali di recessione. Un muro però resta a protezione dei fondamenti della democrazia tedesca, e un pezzo di Paese questo weekend lo ha dimostrato nel modo più plastico.

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