La direttrice d’orchestra di Pesaro 2024 contro Paolo Bonolis: «Da sempre gli uomini esercitano un potere e le donne lo subiscono»

Francesca Perrotta: «Ho trovato denigranti le sue battute sulla percussionista sexy»

Francesca Perrotta è la direttrice d’orchestra che ha condotto i musicisti all’inaugurazione di Pesaro 2024 Capitale della Cultura sabato 20 gennaio davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A presentare la serata c’era Paolo Bonolis. E, come spiega in un’intervista al Quotidiano Nazionale, è molto arrabbiata con lui: «La bambina che sono stata era felice di incontrare il suo mito di Bim Bum Bam. Ma la donna che sono oggi ha provato tristezza nella retorica della commedia all’italiana che lui ha portato avanti per tutto il tempo della sua conduzione. Tristezza per lui e per la bambina che ero».


Signora e signorina

Bonolis ha chiamato ripetutamente Perrotta «signora» o «signorina», invece di definirla direttrice. Poi ha fatto anche battute su una «percussionista sexy». La direttrice sembra essere molto arrabbiata per questo: «Nel momento in cui si è sul paco si deve fare anche un po’ di scena, la cifra di Bonolis è questa. A me però interessava un altro messaggio: il fatto di essere lì perché avevo un ruolo. Non ero la ‘signora Perrotta’. Ero lì perché ero la direttrice». Anche la «percussionista sexy», spiega Perrotta, «era fuori luogo. Alla musicista ho detto che ero dispiaciuta, lei mi ha fatto un sorriso ed è finita lì. Siamo abituate a veder travalicare la sottile linea che va nel personale, in questo caso di basso livello perché sessuale: da sempre gli uomini esercitano un potere e le donne lo subiscono. Ma nessuna donna avrebbe presentato così un musicista chiamato a esibirsi davanti a 8mila persone. Non ci fa piacere né sentire speciali. Suona come una prepotenza».


Non offensivo, denigrante

Perrotta aggiunge che «essere chiamata sul palco più volte ‘signora Perrotta’ era brutto e spiacevole. Non offensivo, ma denigrante. Per questo ho precisato ‘direttrice’, che potrà suonare ancora un po’ strano, come Maestra Perrotta. Ma stiamo costruendo una nuova mentalità. Per esempio adesso c’è un concorso internazionale chiamato ‘La Maestra’, rivolto solo alle donne direttrici d’orchestra». Su Beatrice Venezi, dice che ha trovato le critiche un po’ orientate dal fatto che sia una donna: «Posso solo dire che non successe niente del genere con Giovanni Allevi, quando fu chiamato a dirigere un’orchestra, e non aveva mai fatto studi di direzione. Comunque, di direttori più o meno bravi ce ne sono sia tra le donne sia tra gli uomini. Ma la donna è più attaccata, è una constatazione di costume sociale».

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