X blocca le ricerche su Taylor Swift dopo le finte immagini porno diventate virali. Ma il divieto può essere aggirato

Per giorni il social è stato invaso da immagini sessualmente esplicite della cantante generate dall’intelligenza artificiale

«Qualcosa è andato storto, prova a ricaricare». Questo il messaggio che si legge su X (ex Twitter) quando si prova a cercare «Taylor Swift». Anche riprovando, come suggerisce il social di proprietà di Elon Musk, il risultato non cambia. Non si tratta di un errore, ma di una scelta deliberata della piattaforma, che ha deciso di bloccare le ricerche riguardanti Taylor Swift in seguito alla massiccia diffusione di immagini pornografiche generate dall’intelligenza artificiale che la ritraevano. «Si tratta di un’azione temporanea e viene eseguita con molta cautela poiché diamo priorità alla sicurezza su questo tema», ha dichiarato Joe Benarroch, responsabile delle operazioni commerciali di X, citato da Reuters. In seguito alla diffusione dei deepfake, migliaia di fan si erano attivati per difendere la cantante, sommergendo con post di apprezzamento per l’artista quelli che diffondevano le immagini esplicite.


Il blocco può essere aggirato

Il blocco riguarda anche la stringa di ricerca «Taylor Swift AI», ma risulta superabile aggiungendo altre parole dopo il nome della persona dell’anno 2023 per Time Magazine. Infatti, producono risultati «Taylor Swift porn», «Taylor Swift photos», e «Taylor Swift videos». L’azione (parziale) arriva in seguito all’appello della portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, che aveva definito la situazione «allarmante» sollecitando le piattaforme social ad assumersi la loro parte di responsabilità circa diffusione di disinformazione di questo tipo. La portavoce aveva anche fatto notare come fenomeni simili colpiscano le donne molto più spesso che gli uomini. Una delle immagini relative a Taylor Swift era stata vista oltre 47 milioni di volte prima che l’account che l’aveva condivisa venisse bloccato. La decisione arriva dopo ingenti tagli operati da Elon Musk al team di moderazione da quando l’imprenditore possiede la piattaforma. A questi è seguito un peggioramento dei contenuti che circolano sul social, dove sono incrementati il discorso d’odio e la disinformazione.


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