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Roma non ricorda la Sora Lella. Negata la statua vicino al suo storico ristorante. «Non ha valenza pubblica»

02 Febbraio 2024 - 14:03 Redazione
Sta facendo discutere la bocciatura della proposta da parte del Sovrintendente ai Beni culturali Claudio Parisi Presicce

Roma non avrà una statua per ricordare Elena Fabrizi, sorella del grande attore Aldo, conosciuta come Sora Lella. Sta infatti facendo discutere la decisione presa dalla Sovrintendenza ai Beni culturali del Comune della Capitale, che ha deciso di bocciare una scultura dell’icona romana vicino al suo storico ristorante. Secondo l’amministrazione, l’opera non avrebbe infatti «una valenza pubblica». La proposta era partita dalla presidente del I Municipio Lorenza Bonaccorsi, affiancata dall’assessore alla Cultura del Comune di Roma Miguel Gotor. L’idea era appunto quella di posizionare la statua vicino alla trattoria omonima, che dal 1940 anima l’Isola Tiberina. Lo scorso 15 gennaio era però arrivata la bocciatura, da parte del Sovrintendente Claudio Parisi Presicce. Oltre al mancato riconoscimento della valenza pubblica, la risposta era stata così motivata: «dopo un attento esame dell’istruttoria ha espresso parere non favorevole alla collocazione del busto in uno spazio urbano della città (…) perché l’amministrazione capitolina ha già tributato un importante riconoscimento al personaggio attraverso l’intitolazione di un viale della città». Il riferimento è a una strada situata a San Basilio, periferia a nord-est di Roma, intitolata all’attrice dal 2012. Anch’essa a sua volta al centro delle polemiche, dal momento che la data di morte figurante risultò errata.

Chi era la Sora Lella

Entrata nel cuore di molti per la sua gioconda veracità, Fabrizi era in realtà capitata sui set cinematografici quasi per caso, dopo una lunga carriera nel settore della ristorazione. Molte le partecipazioni illustri che riuscì ad annoverare nel suo curriculum, da Totò a Monicelli passando per Mauro Bolognini e Alberto Sordi. Ma forse la sua consacrazione a livello popolare arrivò negli anni ’80, quando interpretò la nonna di Mimmo, il personaggio goffo e ingenuo interpretato da Carlo Verdone in Bianco, rosso e Verdone. Nell’84, Elena Fabrizi conquistò anche un David di Donatello.

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