Venezia, proteste contro la ministra Bernini all’inaugurazione di Ca’ Foscari: tensione tra studenti e polizia – Il video

La ministra: «Le proteste? Legittime, ma parlano i fatti». Il rappresentante degli studenti replica a Open: «Ancora troppi studenti senza borsa di studio»

Momenti di tensione a Venezia durante l’inaugurazione dell’anno accademico di Ca’ Foscari al Teatro Goldoni. Il collettivo studentesco “Liberi Saperi Critici” ha protestato contro la presenza della ministra dell’Università Anna Maria Bernini. «Mancano di investimenti per le case e l’Università, ma il governo sostiene con le armi le stragi di bambini palestinesi», denunciano gli studenti contestatori. «Nessuna complicità con chi arma un genocidio», si legge in uno dei loro cartelli. E ancora: «Basta studentati di lusso». Immediato l’intervento della polizia, che ha respinto gli studenti. Questi ultimi, circa una trentina, hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine di fronte al Teatro, ma sono stati bloccati e spinti dagli scudi degli agenti antisommossa. «Troviamo inaccettabile la violenza con cui siamo stati trattati, ma non possiamo neanche dirci sorpresi: sono giorni che studenti e movimenti vengono manganellati in tutta Italia senza remore. Evidentemente le voci del dissenso fanno paura», lamentano i ragazzi in protesta.


La replica della ministra

«Le proteste sono legittime, ma i fatti sono più forti delle parole», è la replica della ministra. In risposta alle accuse di mancati investimenti per le università, ricorda gli 850 milioni di euro investiti nel 2024 per le borse di studio degli universitari. «Mai nessun governo ha investito tanto», chiosa la ministra. «Abbiamo tre strumenti: il Pnrr, una legge che finanzia le residenze e accordi con il Demanio. Non sono annunci, ma fatti: ogni settimana si inaugurano almeno due studentati in giro per l’Italia», conclude Bernini. Tuttavia, gli studenti non si lasciano convincere: «Questa è la passerella politica di un Governo che non fa altro che tagliare fondi a università, scuola e ricerca. Mentre sul palco del Goldoni rettori, assessori, e ministri mettono in scena un triste teatrino fatto di auto elogi e menzogne sui loro risultati, gli studenti sono lasciati fuori, alla cruda realtà di un sistema universitario carente e definanziato».


Il rappresentante degli studenti: «Troppi studenti senza borsa di studio»

Sul palco è intervenuto il rappresentante degli studenti, Stefano De Bianchi, che ha incalzato la ministra su questioni cruciali che riguardano in prima persona ragazzi e ragazze. Dalle borse di studio al diritto di voto, fino al tema della violenza di genere: tutto, a suo avviso, affrontato con una certa «indifferenza» dalle istituzioni. Quanto alla risposta della ministra sugli 850 milioni di euro investiti nel 2024 dal suo dicastero, De Bianchi si dice critico a Open: «È un dato sicuramente molto positivo. Purtroppo, però, guardando al presente, 1108 studenti di Ca’ Foscari risultano tuttora “idonei non beneficiari”: nonostante abbiano diritto alla borsa di studio regionale – perché ritenuti “capaci e meritevoli ma privi di mezzo” – non ricevono ancora l’importo che spetta loro». Ci tiene poi a evidenziare che la maggior parte di questi studenti sono pendolari o fuori sede. E non esita a sollevare una critica anche nei confronti della Regione, le cui carenze «sono state coperte – chiosa lo studente – dall’ateneo cafoscarino con uno stanziamento di 3 milioni di euro».

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