Dargen D’Amico assolve la Rai per il caso Domenica In: «Non è stata censura. Ma con Ghali abbiamo rotto il silenzio sui bambini di Gaza»

Ospite di Giovanni Floris a “DiMartedì” il cantante termina con 9 giorni di ritardo il suo ragionamento sui migranti. Per essere di nuovo interrotto…

A nove giorni dal pomeriggio in cui è stato bruscamente interrotto da Mara Venier mentre proponeva il suo ragionamento sul contributo degli immigrati all’Italia, Dargen D’Amico torna in tv: lo fa nel salotto “concorrente” di Di Martedì su La7. Subito Giovanni Floris chiede al cantante se sia sentito vittima di censura quel giorno, all’indomani della chiusura del Festival di Sanremo, da parte della Rai. «Non direi, in fondo avevo già sviluppato buona parte del mio ragionamento», risponde diplomatico D’Amico, che pure aveva di fatto declinato l’invito di Mara Venier a tornare a Domenica In la settimana successiva. Non pensa alla censura, dunque, il cantante. Ma certo non si nasconde che vi siano temi su cui sia più difficile al momento esprimersi ad alta voce in pubblico. O per lo meno che così fosse sino a pochi giorni fa. Perché le uscite pubbliche sul palco dell’Ariston sue ma anche di altri artisti come Ghali, secondo il cantante, hanno avuto il merito di aprire una breccia. «Si è reso evidente che il silenzio sui bambini massacrati non corrisponde al sentire delle persone, che vogliono invece che questa cosa si fermi, e che l’Italia faccia valere il suo peso diplomatico in questo senso», sostiene D’Amico. Che dire allora del comunicato che Mara Venier ha dovuto leggere alla fine di quella trasmissione per «correggere» il tiro rispetto alla linea emersa sulla rete ammiraglia Rai sul conflitto a Gaza, quello dell’Ad della Rai Roberto Sergio? «Sappiamo bene che tutti hanno un padrone, ce lo abbiamo tutti. Ma il mio padrone in questo caso è l’umanità: questo silenzio complice mi ha costretto a parlare», sostiene D’Amico. Che dopo essere stato invitato da Giovanni Floris a terminare quel suo ragionamento mai finito sull’immigrazione – «Sono stanco di vedere fratelli e sorelle trattati come cittadini di Serie B anziché come risorse», spiega – viene di nuovo gentilmente ringraziato e congedato dal conduttore. «È già finito?», chiede sorpreso il cantante balzando su dalla sedia. Tempi della scaletta chiamano, ancora una volta: è pronta la segretaria del Pd Elly Schlein, già da lunghi minuti in attesa in collegamento dalla Sardegna.


Leggi anche: