Torino, l’operaio condannato per aver baciato una donna senza il suo consenso: «È violenza sessuale»

In primo grado l’imputato era stato assolto. La scena davanti a una macchinetta del caffè

La Corte d’Appello di Torino ha condannato un operaio a risarcire una donna delle pulizie. Lui l’aveva baciata durante il turno di lavoro senza il suo consenso. Lei lo ha denunciato per violenza sessuale. La scena si è svolta davanti alle macchinette del caffè dell’azienda e risale al luglio 2016: «Stavamo prendendo un caffè e stavamo ridendo e scherzando. Poi mi sono messa le cuffiette, quindi non sentivo niente. Mi sono sentita prendere da un braccio, lui mi ha spinta contro la  parete. E mi ha baciata in bocca. Mi ha traumatizzata». Dopo il bacio, lui aveva chiesto: «Potevo?». E lei aveva risposto: «È una cosa che non si fa!», racconta oggi l’edizione torinese di Repubblica. La procura ha chiesto la condanna dell’imputato per violenza sessuale. Il giudice l’ha assolto, ritenendo che l’imputato fosse convinto che tra i due ci fosse complicità. Dopo la sentenza la vittima si è rivolta al giudice civile. Che le ha dato ragione, condannando l’imputato a risarcirla.


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