Antonella Di Massa, suicidio o omicidio: le due ipotesi e tutti i misteri sulla donna morta a Ischia

Due testimoni raccontano che si aggirava aspettando qualcuno nella zona della scomparsa. Il liquido antigelo trovato vicino al cadavere

Ci sono due piste per spiegare la morte di Antonella Di Massa. La 51enne scomparsa a Ischia e il cui cadavere è stato ritrovato da due inviati di Chi l’ha visto? potrebbe essere deceduta perché si è tolta la vita. Oppure potrebbe essere stata uccisa. Le ecchimosi trovate sul corpo sarebbero decisive. Mentre il dettaglio che la scomparsa risale al 17 febbraio scorso e il decesso a 24 ore prima del ritrovamento è il primo mistero da spiegare. La donna se n’è andata di casa a Casamicciola Terme per arrivare a Succhivo, frazione del comune di Serrana Fontana. Qui ha parcheggiato la sua Fiat Panda. Dieci giorni dopo il ritrovamento del corpo. In un terreno privato, il cui proprietario ha 93 anni. Ma ci sono due aspetti inediti che potrebbero cambiare tutto.


20 chilometri più a sud

Antonella Di Massa era sposata da anni con un dipendente dell’esercito che lavora nell’area radar di Monte Epomeo. È madre di due figlie che vanno all’università. Abitava in una villetta di via Pio Monte della Misericordia. Ed il suo corpo è stato ritrovato 20 chilometri più a sud. Le telecamere di sorveglianza hanno inquadrato la sua automobile all’esterno della Pro Loco di Succhivo. Lei viene ripresa mentre prende via Caravano. Ovvero proprio la strada che porta al podere rustico in cui verrà ritrovata morta. Ma ci sono anche due testimoni che l’hanno vista. Il Messaggero scrive che l’hanno incontrata proprio sabato 17 febbraio in via Caravano. Passeggiava nervosamente lungo l’arteria stradale vicino a quella stradina di campagna. Uno dei due testimoni dichiara di averla riconosciuta dalle foto che sono state mostrate dopo la sua scomparsa.


La pista dell’omicidio

Il testimone racconta che Di Massa a un certo punto ha provato a nascondersi dietro un muro. E ha assunto un atteggiamento «guardingo». Come se volesse nascondersi o non farsi vedere da qualcuno. Ma poteva anche avere un appuntamento in qualche modo coperto. Questa circostanza porta a far pensare che nel lasso di tempo passato tra la sua scomparsa e la sua morte Antonella fosse in compagnia di qualcuno. E che quel qualcuno sappia molto riguardo il suo decesso. Dopo l’allarme per la scomparsa una casa in zona è stata perquisita, senza alcun esito. Mentre i carabinieri hanno posto i sigilli all’aranceto di proprietà degli anziani contadini della zona. Proprio lì, durante le ricerche, erano stati i cani molecolari della protezione civile, senza trovare traccia della donna. Una circostanza che può far pensare a un arrivo successivo in zona.

L’ipotesi suicidio

Ma l’ipotesi più accreditata presso gli investigatori è quella del suicidio. L’edizione napoletana di Repubblica racconta che un flacone di liquido antigelo per le automobili è stato ritrovato vicino al cadavere. Mentre in casa sarebbe stato trovato un biglietto in cui la donna diceva di sentirsi incompresa. E minacciava di allontanarsi dal nucleo familiare. L’autopsia la svolgerà l’Istituto di Medicina Legale del II Policlinico di Napoli. Se nel flacone fosse ritrovato liquido refrigerante, Antonella potrebbe essere deceduta a causa di un avvelenamento da glicole etilenico: in questi casi dopo l’ingerimento si muore entro poche ore. Le indagini sono coordinate dalla sostituta procuratrice Gloria Sanseverino.

Il mistero da svelare

Ma anche se alla fine l’autopsia dicesse che Antonella è morta per quel liquido, rimarrebbe un mistero da svelare. Ovvero dove è stata fino al giorno in cui ha ingerito il glicole etilenico. Una delle ipotesi degli inquirenti è che si sia addentrata nei boschi trovando un giaciglio. Ma allora perché le ricerche non l’hanno mai individuata?

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