Chico Forti «vittima di un sistema corrotto». Parla l’avvocato Joe Tacopina: il ruolo del governo e gli errori passati. Che cosa succede ora

Tanti gli errori e le ingiustizie sul caso di Chico Forti, secondo l’avvocato italo-americano che lo assiste ormai da un decennio

Chico Forti è rimasto in carcere in Florida per quasi 25 anni per «un crimine che non ha commesso» dice Joe Tacopina, l’avvocato che segue la vicenda da più di un decennio. Intervistato da Repubblica, Tacopina mette in fila i tanti buchi neri che hanno costellato il caso di Forti, messo in carcere «sulla base di una serie di errori accaduti durante il processo, di una pessima difesa e, credo, di un sistema corrotto che non gli ha consentito di ricevere un giusto processo». In Italia Tacopina è noto per essere presidente e proprietario della Spal, dopo Venezia e Bologna e un passaggio alla Roma. Studio a Manhattan, newyorkese con padre romano, ha anche collaborato alla difesa di Donald Trump.


Prima che arrivasse l’annuncio di Giorgia Meloni sull’imminente trasferimento di Chico Forti in Italia, Tacopina ricorda quanto sia stata lunga e complicata la strada per arrivare al rimpatrio. Negli ultimi dieci anni «sono passato per diversi governi italiani, molti parlamentari, ministri degli esteri e primi ministri, nonché tre presidenti degli Stati Uniti, da Obama a Trump fino a Biden, passando per il governatore della Florida Ron DeSantis che ha firmato per il trasferimento, come l’avevo convinto a fare già tre anni fa. È stato un processo politico lungo ed evidentemente troppo lento». Il governo Meloni secondo Tacopina «ha avuto un ruolo, certo. È un lavoro partito da lontano, non sempre condotto con efficacia, ma alla fine la premier Meloni è riuscita a ottenere quello che ci aspettavamo».


I prossimi passi per Forti prevedono un passaggio dal tribunale federale degli Stati Uniti: «Quello sarà l’ultimo passo – assicura Tacopina – il prossimo mese o giù di lì. Poi lo metterò su un aereo». In Italia nell’immediato futuro Forti potrà tornare a casa dalla sua famiglia: «In particolare con sua madre che ha quasi 90 anni e aspetta suo figlio da più di 25. Per quanto riguarda il dopo, si vedrà», spiega Tacopina che ammette quanto si sia ormai affezionato a Chico Forti, ormai più di un cliente: «È una delle persone più forti e straordinarie che abbia mai incontrato. Un uomo con una volontà molto forte, che risponde con un ottimo atteggiamento in ogni situazione. Crede nella legge di attrazione delle cose e nel potere del pensiero positivo. Non si è mai lamentato del suo destino nonostante la palese ingiustizia. È uno che guarda il lato positivo: ha fatto grandi cose mentre era in prigione, è diventato lo chef per alcuni detenuti, per altri è stato un insegnante, quasi un mentore. Mi auguro che il futuro gli permetta di mettere in pratica i suoi talenti».

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