Elon Musk e la teoria sulla fine della Nato, lo scivolone storico corretto dal suo stesso social

Il patron di Tesla e SpaceX ha commentato un post dell’imprenditore David Sacks sull’esistenza dell’Alleanza Atlantica

Nuova gaffe (storica) per Elon Musk. Corretta dalle funzionalità del suo stesso social, X. Il patron di Tesla e SpaceX, rispondendo a un post di David Sacks, imprenditore cinquantenne vicino allo stesso Musk, tiene a precisare la sua posizione sull’Alleanza Atlantica. «Mi sono sempre chiesto perché la Nato continuasse ad esistere anche se la sua nemesi e ragione di esistere, il Patto di Varsavia, si era dissolta», scrive Musk nei commenti. Eppure, nella sua ricostruzione storica c’è un errore. Ed è proprio X, il suo social network, a farglielo notare. Sotto il messaggio lasciato da Musk è infatti apparsa una nota, aggiunta dagli utenti, che precisa: «Il Patto di Varsavia è nato come reazione alla Nato, non il contrario», si legge. L’intervento dell’imprenditore è apparso sotto la riflessione di Sacks in merito alla «crisi esistenziale» della stessa Nato dopo il «crollo dell’Unione Sovietica» nel 1991. «La sua ragione di esistere non c’era più – scrive Sacks -. Non è stata smantellata. Anzi, ha trovato una nuova missione: espandersi. E in un loop costantemente autoreferenziale, l’espansione della Nato avrebbe creato le ostilità necessarie per giustificare la propria esistenza». 


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