L’esperto che smaschera i Rolex falsi: «Ecco come si fa»

Giuseppe Siracusa è docente della Scuola Orologiai di Torino. Ma sta anche sui social network

Giuseppe Siracusa è docente della Scuola Orologiai di Torino. La sua professione principale è quella di auditor aeronautico in Leonardo. Mentre la sera insegna come operare agli aspiranti orologiai. E da qualche tempo è diventato uno smascheratore di falsi Rolex sui social network. Come spiega lui stesso in un’intervista al Corriere di Torino, «le leggi fisiche dell’aeronautica sono le stesse dell’orologeria. Cambiano le dimensioni e le geometrie, ma molti elementi meccanici sono simili. Un esempio? Il cuscinetto a sfera. Si assomigliano anche nei prodotti chimici che vengono utilizzati. E poi condividono un altro fondamentale aspetto: la precisione. Orologi e aerei non possono mai sbagliare».


Al polso

Lui al polso ha un «Ebel El Primero. Che è l’orologio di Don Johnson in Miami Vice. Un modello che ho fatto riscoprire a molte persone, il suo valore si stava perdendo negli anni 80. Oltretutto, ha una frequenza più elevata rispetto agli altri orologi e questo significa che funziona anche meglio di un Rolex. Ed è stato il modello al quale proprio l’azienda svizzera si è ispirata per creare il Daytona automatico». E smaschera anche i falsi: «Sì. Anche al supermercato e al bar ne vedo moltissimi. Ormai è proprio una deformazione professionale, becco falsi ovunque. Alcuni sono evidenti, si riconoscono a distanza di metri. Ma, oltre a questo, in tanti si rivolgono a me per verificare l’originalità di un prodotto che possiedono oppure che desiderano acquistare. Sia tramite l’attività con la quale collaboro, che attraverso i social. Ho fatto un video-spiegazione per riconoscere i falsi e mi sono arrivati centinaia di messaggi».


I dettagli

Per smascherare i falsi bisogna guardare i dettagli: «Il modello più falsificato in assoluto è il Rolex Submariner. Le rifiniture dell’originale sono trattate con polveri di platino, che permettono quel riflesso quasi grigio scuro tipico. Una tecnica che difficilmente viene replicata. Nelle copie spesso la ghiera è verniciata di bianco. Ma riconoscere un falso non è così semplice, spesso bisogna smontare per una verifica accurata. E ci sono casi in cui, solo a quel punto, ci si rende conto che non si tratta di un originale per via dei meccanismi interni che funzionano diversamente». E spiega che «il lavoro deve essere preciso al 100 per cento perché quell’oggetto può valere anche solo qualche centinaio di euro. Ma, in realtà, il valore affettivo è inestimabile».

Sopravvalutati e sottovalutati

Siracusa spiega che l’orologio più sopravvalutato è «il già citatissimo Rolex. Nel senso che il listino prezzi partiva da una base di 10 mila euro e ora è salito anche a 20 mila euro, e oltre. Alla fine, alla Rolex, non penso che un orologio costi più di 5 mila euro. Il Submariner Hulk costava 8 mila, adesso invece è raddoppiato: anche 16 mila euro. Certo è una questione di prestigio del brand». I più sottovalutati invece sono «I Panerai in genere, ottimi orologi ma non particolarmente di moda. Il punto è questo. Il valore si calcola sulla rivendibilità e non conviene acquistare un orologio se sappiamo che verrà rivenduto a meno. Un altro elemento importante da considerare sono le componenti dell’orologio. Ogni modello, prodotto in un determinato anno, ha i suoi specifici elementi. Banalmente, il cinturino. Se l’orologio viene modificato nella sua complessità ovviamente il valore cambia. E molti rimangono delusi».

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