Parte la caccia ai bagnini, 4mila posizioni vacanti. I gestori: «Ai ragazzi non interessa più»

A pesare sono gli alti costi di vitto e alloggio nelle località balneari e le situazioni di sfruttamento

AAA bagnini cercasi. E pure disperatamente. La stagione estiva è (quasi) alle porte, ma i gestori degli stabilimenti balneari non riescono a trovare professionisti che vigilino sulla sicurezza dei bagnanti. Sono circa 4mila le posizioni vacanti ogni anno, stima Roberto Dal Cin, presidente di Confapi Turismo citato da Repubblica. Se un tempo ne bastava uno ogni 600 metri, oggi le nuove regole ne impongono uno ogni 180. E i ragazzi, stando a Dal Cin, non vogliono fare più questo mestiere. Lo stipendio è sempre lo stesso: 1.400-1.500 euro al mese, 8 ore al giorno. Salvo situazioni di sfruttamento, come molto spesso accade. Ma a pesare, con ogni probabilità, sono gli alti costi di vitto e alloggio nelle località balneari. E se un tempo tali benefit venivano garantiti dallo stesso stabilimento, oggi invece non è più così. «La situazione è critica», dice Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto. «Negli ultimi 6 mesi c’è stato un lieve miglioramento ma siamo sempre sotto il fabbisogno, soprattutto in vista della prossima stagione balneare». E pur di reclutare nuovi bagnini, i gestori sono pronti a tutto: dagli appelli-social al pagamento – a carico degli stessi – dei brevetti per esercitare la professione.


Foto copertina: Foto di PETE CHACALOS da Pixabay


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