Si incollarono alla statua del Laocoonte: il tribunale Vaticano condanna in appello due attivisti di Ultima Generazione a 9 mesi di reclusione

L’appello degli ambientalisti: «Sua Santità non tradisca le parole»

La Corte d’Appello della città del Vaticano ha confermato la condanna di primo grado a 9 mesi di reclusione con pena sospesa, 1500 euro di multa, 2mila euro di spese di cancelleria e 28mila euro di risarcimento a due attivisti di Ultima Generazione che nell’estate del 2022 si sono incollati alla statua di Laooconte dei Musei Vaticani. Si tratta di Ester Goffi, 28 anni, storica dell’arte e di Guido Viero, operatore socio-sanitario di 62 anni. «Sua Santità non tradisca le parole»: è l’appello lanciato dagli attivisti a Papa Francesco. «Io e Guido abbiamo fatto questa azione spinte da amore e cura, assolutamente senza violenza. La violenza è rimanere indifferenti di fronte allo sfacelo o è cercare una via per portare l’attenzione affinché il disastro venga arginato? Non abbiamo mai avuto intenzione di causare un danno, ma di lanciare un grido di allarme», commenta Ester dopo la sentenza del tribunale Vaticano. Guido, 62 anni, operatore socio-sanitario spiega perché ha preso parte all’azione: «L’ho fatto perché da anni vedo un mondo in rovina a causa dell’insaziabile avidità umana, che sfrutta le risorse del pianeta senza limiti. L’economia estrattivista, in nome di una illusoria crescita infinita, ci sta portando al collasso ecologico e climatico. La nostra casa è in grave pericolo e il genere umano con essa», incalza il 62enne.


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