Usa, è morto «Polio Paul»: l’incredibile storia dell’uomo che ha vissuto per 70 anni dentro un polmone d’acciaio

Perse l’uso degli arti nel 1952. Nonostante tutto, però, è andato al college, è diventato avvocato e ha firmato diverse pubblicazioni

Dopo 70 anni vissuti all’interno di un polmone d’acciaio, è morto Paul Alexander, anche noto con il soprannome di «Polio Paul» per via della malattia, la poliomielite, che lo aveva colpito nel 1952 facendogli perdere l’uso degli arti dal collo in giù. Aveva solo sei anni, quando lo trasportarono d’urgenza in un ospedale in Texas: si svegliò all’interno del cilindro di metallo dove avrebbe trascorso il resto della sua vita. Questo tuttavia non gli ha impedito di raggiungere i suoi traguardi: Paul è andato al college, è diventato avvocato e ha firmato diverse pubblicazioni. Usava un bastoncino di plastica e una penna attaccata ad esso per battere su una tastiera: così riusciva a comunicare con le persone. Aveva anche iniziato a scrivere un libro, Tre minuti per un cane, in cui raccontava la storia della sua vita. Da alcuni anni, però, le sue condizioni avevano iniziato a peggiorare.


«Un modello incredibile»

Secondo quanto si legge nella sua pagina GoFundMe, «la sua storia ha viaggiato in lungo e in largo, influenzando positivamente le persone di tutto il mondo. Paul è stato un modello incredibile che continuerà a essere ricordato». Anche il fratello di Paul, Philip, ha voluto rivolgere un pensiero a tutti i supporter che si erano raccolti attorno a lui nel corso degli anni: «Sono così grato a tutti coloro che hanno donato alla raccolta fondi di mio fratello. Gli ha permesso di vivere i suoi ultimi anni senza stress. Pagherà anche il suo funerale in questo momento difficile. È assolutamente incredibile leggere tutti i commenti e sapere che così tante persone sono state ispirate da Paul. Sono così grato. Paul, ci mancherai ma sarai sempre ricordato. Grazie per aver condiviso la tua storia con noi».


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