Firenze, picchia il figlio neonato perché piange: condannato a 4 anni per maltrattamenti e lesioni

Il 32enne ha confessato di avere dei momenti di rabbia per la forte stanchezza dopo il lavoro: il bimbo aveva lividi e fratture su tutto il corpo

Quattro anni di reclusione con il rito abbreviato, che prevede uno sconto di un terzo della pena, e un percorso in un centro anti violenza per capire cosa l’ha spinto ad accanirsi contro suo figlio neonato. È quanto i giudici hanno inflitto a un 32enne di Firenze al termine di un’indagine per maltrattamenti e lesioni nei confronti di un bambino che all’epoca dei fatti aveva solo 1 mese di vita. Il piccolo era stato portato in ospedale perché si rifiutava di mangiare, proprio in seguito alle violenze. Il personale dell’ospedale Meyer ha trovato sulle mani e sul corpo del piccoli evidenti ematomi e altri segni, ma anche fratture alle costole e una tibia rotta. Allertati i carabinieri, sono iniziate le indagini. Gli investigatori hanno quindi messo sotto intercettazione tutti i componenti della famiglia: i genitori e i nonni paterni, che vivevano nella stessa casa. «Cosa ti è preso? Potevi ucciderlo», hanno sentito in una conversazione tra la donna e il compagno. Dopo esser stato fermato, l’uomo ha confessato di avere dei momenti di rabbia dovuti alla forte stanchezza per il lavoro come corriere e l’incapacità di gestire le richieste del figlio. Il bimbo, nato da poche settimane, veniva aggredito dall’uomo perché piangeva, o si lamentava, o richiedeva attenzioni al padre. «Voglio sperare che questa persona riesca a comprendere il significato delle sue azioni», ha dichiarato l’avvocato della madre del bambino Gianni Lopez, «sta facendo un percorso presso un centro per uomini maltrattanti, speriamo che venga a capo dei motivi per cui è arrivato ad accanirsi su un bambino appena nato». Il bambino, nato alla vigilia di Natale del 2021, è stato affidato alla madre e ai nonni materni, mentre l’uomo, oltre alla condanna e al percorso terapeutico, dovrà anche versare una provvisionale di 20mila euro al legale della madre e al curatore del bambino.


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