Pioltello, l’istituto Iqbal Masiq rifarà la delibera per chiudere la scuola alla fine del Ramadan

La comunicazione del preside, che chiede anche che si allenti la pressione mediatica sulla scuola

L’istituto Iqbal Masiq rifarà la delibera per chiudere la scuola alla fine del Ramadan. Dopo la bocciatura per irregolarità della Regione Lombardia, a farlo sapere è il dirigente scolastico Alessandro Fanfoni con una comunicazione: «Ringrazio l’Ufficio Scolastico per il celere riscontro in merito alla necessità di disapplicare la delibera del Consiglio di Istituto relativa al calendario scolastico 2023/2024. Sarà pertanto doveroso coinvolgere nuovamente gli organi collegiali nel processo decisionale che porterà alla nuova delibera. Chiedo che si allenti la tensione mediatica verso la nostra Scuola, in primis per la serenità degli alunni e del personale tutto». La decisione di chiudere per il Ramadan era stata approvata dalla diocesi di Milano.


La normalità

Il preside invece aveva detto che la scelta era stata effettuata per riconoscere la specificità del territorio. Genitori e alunni avevano invece parlato di una scelta «di normalità». Il ministro della Pubblica Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara aveva invece detto che la scuola non poteva introdurre nuove festività. Fanfoni ha anche spiegato perché si è vantato dei risultati dei test Invalsi della scuola: «I risultati dei nostri alunni, al termine delle classi terze della secondaria di I grado, comparati a quelli di scuole con pari indice ESCS sono inferiori di 0,1 punti nelle prove di Italiano, superiori di 23,3 punti nelle prove di Matematica, superiori di 27,6 punti nelle prove di Inglese Listening e superiori di 23,2 punti nelle prove di Inglese Reading».


I test Invalsi

E quindi, spiega Fanfoni, «tali risultati, raggiunti dai nostri alunni con il prezioso lavoro svolto dai docenti, tengono conto anche delle prove Invalsi di tutti gli alunni NAI che popolano le nostre classi, ovvero ragazzi neo arrivati in Italia da meno di 2 anni, ancora nella fase di alfabetizzazione. Tali alunni, infatti, devono svolgere prove standard nazionali di Italiano, Matematica e Inglese identiche agli alunni che hanno svolto un percorso di otto gradi di istruzione in Italia, dalla scuola primaria alla secondaria di I grado, pur avendo un Piano di Studi Personalizzato nel rispetto delle Linee Guida ministeriali per l’accoglienza degli alunni stranieri».

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