Pisa, dice al datore di lavoro che ha cambiato sesso e lui la licenzia

Lei si è rivolta a un avvocato: i colleghi? Nessuna solidarietà

Una ragazza transgender è stata licenziata dopo aver annunciato al suo datore di lavoro che avrebbe cambiato sesso. Succede a Pisa e la storia la racconta oggi l’edizione fiorentina di Repubblica. Lei era impiegata fino al mese scorso in una ditta della zona. Poi ha deciso di iniziare la transizione. Informando colleghi e datore di lavoro. Subito dopo ha ricevuto l’avviso di licenziamento. A causa, ufficialmente, di un calo di produzione e di minore lavoro per l’azienda. Quindi l’allontanamento sarebbe riconducibile solo a ragioni di bilancio. Lei si è comunque rivolta allo sportello Voice che opera in Toscana. Ha raccontato che i colleghi non le hanno espresso solidarietà. E adesso ha un avvocato con il quale pensa a come tutelarsi. Mauro Scopelliti, presidente di Arcigay Firenze, dice che «Negli ultimi 10 anni c’è una fetta di popolazione che ha fatto coming out nel contesto lavorativo. Alcuni si sentono condizionati e ingabbiati: ci capita chi chiede supporto. Abbiamo accompagnato alcune aziende a fare accordi con i lavoratori per la discrezionalità e la privacy circa l’identità dei dipendenti. Una serie di tutele: assunzioni fatte con identità alias, tipologia di email aziendale, spogliatoio, cartellino. In passato anche progetti con le agenzie di reclutamento».


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