Scontri a Bologna, attivisti e polizia feriti ma il taglio degli alberi al Don Bosco è iniziato: «È un danno all’ambiente»

La costruzione di un nuovo plesso scolastico ha sollevato la protesta di centinaia di residenti

È scoppiato il caos al parco Don Bosco di Bologna con gli attivisti del Comitato No Besta che ieri 3 aprile hanno tentato di impedire l’abbattimento di una trentina di alberi e l’avvio di un cantiere per la realizzazione di un nuovo plesso scolastico che dovrà sostituire il precedente. Si sono verificati veri e propri scontri con le autorità finiti con una ventina di feriti tra agenti e manifestanti. Il progetto della discordia è voluto dal Comune e vale ben 18 milioni di euro, di cui 1 del Pnrr, fa sapere la Repubblica. Un progetto inaccettabile per il Comitato No Besta, convinto che in tempi di emergenza climatica sia necessario preservare il verde esistente anziché abbatterlo per costruirci sopra.


Iniziano i lavori

Per questo, ieri mattina circa 200 attivisti e residenti di ogni età si sono riuniti nei pressi della scuola, mentre gli studenti entravano in classe attraversando il parco. Alcuni anziani si sono sdraiati a terra, altri ragazzi sono saliti sugli alberi, mentre altri ancora hanno cercato di barricarsi nel parco. Nonostante la violenta protesta, che ha portato un anziano di 77 anni in pronto soccorso, i lavori sono iniziati e i primi alberi sono già stati abbattuti. Non sembra ci sia, quindi, intenzione di tornare indietro. I manifestanti denunciano l’assenza di dialogo con il sindaco Matteo Lepore e il suo staff e ribadiscono la necessità di ristrutturare la scuola in modo sostenibile anziché optare per la demolizione e la ricostruzione.


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