La Statale di Milano sceglie il nuovo rettore. Dagli affitti alle politiche pet-friendly: i programmi dei tre candidati

La linguista Brambilla, l’outsider Solari e il giurista Gatta: chi sono i volti impegnati nella corsa per la guida dell’ateneo che inizia oggi

Oggi iniziano le elezioni per la guida del rettorato dell’Università degli Studi di Milano, nota come La Statale. Tre sono i nomi in lizza: Marina Brambilla, Gianluigi Gatta e Luca Solari. Il nuovo rettore o rettrice sostituirà Elio Franzini. Laureato in filosofia presso la stessa università e attualmente in carica, quest’ultimo è stato professore ordinario di Estetica nell’ateneo milanese per poi aver presieduto la Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Lettere e Filosofia e, infine, diventare rettore. Il mandato non è rinnovabile, pertanto il posto spetta a una figura inedita. Il prescelto rimarrà al timone dell’ateneo per sei anni. Il primo turno delle votazioni inizia alle 9 e finisce alle 18. Si potrà votare anche il 4 aprile dalle 9 alle 14. Inoltre, sono state designate altre quattro giornate per eventuali votazioni, il 10, 11, 17 e 18 aprile. I tre candidati si distinguono per il loro background e per gli obiettivi che si sono posti.


La linguista Marina Brambilla

Promotrice dell’estensione della no tax area fino a 30mila euro di Isee rendendo, di fatto, l’università gratuita a uno studente su due, Marina Brambilla attraversa i corridoi della Statale da oltre 20 anni. È una docente di linguistica tedesca e dal 2018 è Prorettrice per la Programmazione e l’Organizzazione dei Servizi. Coordina, quindi, le politiche di orientamento e i servizi per le studentesse e gli studenti, anche in termini di accessibilità per le persone disabili. Presiede l’Osservatorio per il Diritto allo Studio, organo che dà spazio a tutte le rappresentanze della comunità accademica, che lei stessa ha fondato, ed è a capo dell’Osservatorio de La Statale per il Diritto allo Studio in Carcere.


Dagli aiuti per le donne allo smartworking: il programma di Brambilla

Dalla gestione delle risorse dell’ateneo alla sostenibilità, fino alla parità di genere: sono diversi i punti del programma della professoressa Brambilla. Dopo la vittoria della no tax area, ora punta ad aumentare il numero delle borse di studio e le convenzioni con mense e ristoranti per gli studenti, a maggiori opportunità per fare esperienze all’estero, e a spingere per incrementare l’offerta di alloggi e residenze. Nel programma spicca anche una voce dedicata alla sostenibilità con diverse azioni concrete, dall’approvvigionamento da fonti energetiche rinnovabili al potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti, fino alla rigenerazione delle aree verdi. Particolare attenzione va poi nella lotta contro la violenza di genere, con l’attivazione di sportelli dedicati, e a favore dell’inclusione con una serie di misure per l’uguaglianza di genere: il nido di ateneo, il sostegno al rientro post-maternità delle giovani ricercatrici e supporto alle situazioni di disabilità. Inoltre, è curiosa la voce relativa al potenziamento dello smartworking con un aumento del numero massimo dei giorni (attualmente sono 7 al mese) e una maggiore flessibilità nell’articolazione dello smart in caso di circostanze particolari, come necessità di salute o cura di anziani o bambini.

L’outsider Luca Solari

Si autodefinisce un «outsider» e attualmente presiede la fondazione Unimi, la cui missione è supportare l’Università Statale di Milano nell’ambito dell’innovazione. Nel suo programma per l’ateneo, divide le sue proposte in sei macro aree che spaziano dal potenziamento della ricerca alla creazione di un ambiente di lavoro e studio che favorisca il benessere psico-fisico e promuova l’inclusione. Solari pone poi particolare enfasi sulle politiche di sostegno al reddito e sul welfare. Salta all’occhio come sia un programma molto istituzionale, incentrato su nuove logiche di pianificazione finanziaria ed economica, sulla creazione di un hub dedicato all’innovazione e alle sfide del futuro in collaborazione con imprese e istituzioni. Per quanto riguarda gli studenti dell’ateneo, il direttore della Tobagi si concentra sul benessere della comunità universitaria e promuove l’equità. Tra le sue proposte, spicca anche una specifica attenzione alle politiche pet-friendly. Gli altri punti del programma riguardano il potenziamento della partecipazione istituzionale e organizzativa, la rotazione di tutti gli incarichi di governance e politiche di decentramento. Azioni che non agiscono, o almeno non direttamente, sulla vita degli studenti, quanto più su quella dei docenti.

Il giurista Gian Luigi Gatta

Gian Luigi Gatta è il terzo candidato alla leadership del rettorato. Docente di diritto penale e tra le mura della Statale da oltre 30 anni, Gatta è stato anche consigliere dell’ex ministra della Giustizia, Marta Cartabia, durante il governo Draghi, contribuendo all’attuazione di alcune riforme previste dal Pnrr, in particolare quella riguardante la giustizia penale. Attualmente, ricopre anche il ruolo di vicepresidente della Scuola Superiore della Magistratura. Tra i candidati, emerge un tema ricorrente: la volontà di semplificare l’amministrazione. Anche Gatta, infatti, si concentra sull’importanza di affrontare la complessità dell’amministrazione dell’ateneo, vittima – come egli stesso racconta nel suo programma – del peso della burocrazia aumentato vertiginosamente negli ultimi anni, con il rischio di affievolire la passione dei docenti per la didattica. Per quanto riguarda gli studenti, il docente propone di intervenire sui costi degli alloggi a Milano, improponibili per tantissimi ragazzi e ragazze e le loro famiglie, come evidenziato anche dalle proteste degli studenti della città. Il giurista si impegna ad aumentare il numero di posti letto nelle residenze universitarie e a creare altre soluzioni in collaborazione con gli altri atenei milanesi, il comune di Milano e tutte le istituzioni pubbliche coinvolte nel settore.

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