Corvi in Vaticano, a processo per diffamazione il blogger che non può «stare in silenzio» sul Papa

Marco Felipe Perfetti guida il sito specializzato «Silere non possum». Su cui ora la magistratura vaticana ha acceso il faro

Silere non possum. Non posso restare in silenzio. È il nome della testata specializzato in affari di Chiesa e Vaticano fondato da Marco Felipe Perfetti. Che però al silenzio potrebbe presto essere costretto. Il blogger andrà infatti a processo in Vaticano con l’accusa di diffamazione. La prima udienza è fissata tra pochi giorni, il 12 aprile. Lo apprende l’agenzia Ansa da «fonti qualificate», anche se non è chiaro a quali articoli o quali espressioni specifiche siano legate le accuse. Di certo c’è che negli ultimi mesi il sito ha coperto con molti pezzi le vicende interne al Vicariato, oggetto di una profonda riforma da parte di Papa Francesco, che proprio sabato scorso ha congedato l’ormai ex cardinale vicario, Angelo De Donatis, destinandolo alla carica di Penitenziere maggiore, e l’arcivescovo Daniele Libanori, finora vescovo ausiliare di Roma, per il quale ha definito l’incarico di «assessore del Santo Padre per la Vita Consacrata». Tutt’oggi sul sito guidato da Perfetti campeggia in apertura un articolo dai toni molto duri contro Bergoglio intitolato «Diocesi di Roma. I prefetti contro il Papa: “Nomini un Vicario subito!”».
Quello di diffamazione è nel codice penale vaticano è un reato unico, non declinato cioè come nell’ordinamento italiano in diverse fattispecie, tra cui quella di diffamazione a mezzo stampa.


Leggi anche: