Germania, fondi da Cina e Russia: indagato il capolista alle Europee del partito di estrema destra Afd

La Procura di Dresda ha aperto due indagini su Maximilian Krah, il cui assistente è astato arrestato per spionaggio con l’accusa di essere un agente di Pechino

Gli inquirenti della Procura di Dresda hanno aperto due indagini preliminari su Maximilian Krah, capolista del partito di estrema destra tedesca Alternative für Deutschland (Afd), con il sospetto di finanziamenti dalla Russia e dalla Cina. L’annuncio arriva a pochi giorni dall’arresto il 22 aprile scorso di uno dei suoi assistenti, Jian Guo, accusato di essere un agente segreto al servizio di Pechino. La Procura di Dresda assicura che le inchieste non sono correlate tra loro. «Queste indagini preliminari servono al momento solo a verificare se emerga il sospetto di un comportamento penalmente perseguibile per corruzione di un deputato ai sensi dell’articolo 108e del Codice Penale», sulle tangenti a funzionari eletti, spiegano i magistrati. Pechino aveva negato qualsiasi coinvolgimento definendo l’inchiesta un tentativo di «diffamare e reprimere», per «distruggere l’atmosfera di cooperazione tra Cina ed Europa», come ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Wang Wenbin. Il partito si era interrogato sull’opportunità di presentare comunque Krah alle prossime elezioni europee di giugno. Il candidato in giornata aveva assicurato che sarebbe rimasto capolista per l’Afd. Una presenza scomoda per lo stesso partito, tanto che l’eurodeputato aveva già dichiarato che non sarebbe andato alla manifestazione di avvio della campagna elettorale in una cittadina del Baden-Württemberg e la dirigenza aveva confermato che non sarebbero stati trasmessi i video elettorali già prodotti con Krah né affissi i suoi manifesti.


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