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Il 25 aprile del governo Meloni, la premier: «Ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Viva la libertà»

25 Aprile 2024 - 09:16 Stefania Carboni
Il ministro Salvini da Milano difende lo scrittore Scurati: «Un libro non è mai una provocazione. Perché è stato silenziato? Chiedetelo a chi non lo ha fatto parlare»

«Continueremo a lavorare per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà». Queste le parole della premier Giorgia Meloni nel suo messaggio sui social in occasione del 25 Aprile. «Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo, e quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio. Viva la libertà!».

Salvini: «Viva i libri, un libro non è mai una provocazione, vale anche per Scurati»

«È un governo antifascista? È un governo scelto dai cittadini. Poi l’antifascismo sì, mi sembra evidente. Ma poi, qualcuno ha nostalgia del fascismo? No, spero di no…». Queste le parole del vicepremier, ministro e leader della Lega Matteo Salvini a Milano per le celebrazioni del 25 Aprile. E ancora: «Viva i libri, viva la cultura, viva la libertà di pensiero e di parola. Un libro non è mai una provocazione. E questo vale anche per Scurati».  A chi gli chiede perché secondo lui Scurati sia stato silenziato, risponde: «Chiedetelo a chi non lo ha fatto parlare».

La corona al Milita ignoto

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona di alloro al sacello del Milite ignoto, all’Altare della Patria. Alla cerimonia per la festa della Liberazione hanno partecipato le massime cariche istituzionali, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, quello della Camera Lorenzo Fontana e quello della Corte costituzionale Augusto Barbera. Deposta la corona, Mattarella si è fermato davanti al monumento al Milite ignoto per un momento di raccoglimento, mentre veniva intonato il Silenzio. Al termine ha salutato le autorità presenti. A differenza degli anni passati, l’enorme cantiere per la metropolitana di Roma al centro di piazza Venezia ha impedito la presenza di pubblico.

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