Israele, nuovi attacchi aerei sul centro della Striscia di Gaza. I timori dell’Unrwa per l’operazione «su larga scala» a Rafah

Sale la tensione anche in Libano dopo che Hezbollah ha lanciato 26 razzi la notte scorsa provocando la risposta dello Stato ebraico

La parte centrale della Striscia di Gaza è nuovamente sotto attacco da parte dell’aeronautica israeliana, come riporta il canale Al Jazeera del Qatar. L’emittente comunica la ripresa degli attacchi aerei sugli insediamenti di Az-Zawayda e Al-Muharraqa, secondo quanto riferito dai colleghi sul campo. Come testimoniato dalle immagini satellitari dello scorso 18 aprile, l’esercito è attualmente impegnato nella costruzione di strutture semipermanenti nella Striscia. Questa attività è concentrata nel corridoio Netzarim, dove sono stati preparati due campi: uno in prossimità del Mar Mediterraneo e l’altro orientato verso il confine con Israele. Inoltre, sono state individuate baracche e zone destinate al controllo della popolazione nella stessa area. Una disposizione che potrebbe indicare una preparazione per consentire il ritorno degli sfollati verso settori settentrionali della regione.


Rafah, si teme operazione su larga scala

Intanto, continua a salire la tensione per l’annunciata offensiva contro Rafah, ultimo baluardo di Hamas nella Striscia. Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa), ha sottolineato in un’intervista alla Tass che «Israele sta preparando un’operazione militare su larga scala nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza».


Gli attacchi in Libano

Tensione anche in Libano dopo che la notte scorsa Hezbollah ha lanciato 26 razzi verso il Monte Meron in Israele, come confermato dall’esercito israeliano. In risposta, le forze armate israeliane hanno preso di mira «obiettivi terroristici» del gruppo situati nell’area di Maroun El Ras, nel sud del Libano. Gli attacchi hanno colpito una serie di siti con infrastrutture militari e complessi militari. Altre infrastrutture di Hezbollah sono state prese di mira nelle aree di Tayr Harfa e Yarine, sempre nel sud del Libano. Oggi arriverà il ministro degli Esteri francese, Stéphane Séjourné, proprio per evitare un’ulteriore escalation tra Hezbollah e Israele.

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