Giorgia Meloni e il bonus 100 euro per i dipendenti: ecco a chi spetta nel decreto Primo maggio

Prevista una riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per due anni. E misure per favorire l’avvio di nuove attività distinte per il Centro-Nord e il Mezzogiorno

«Domani porteremo in Consiglio dei ministri, nell’ambito dell’attuazione della delega fiscale, un decreto legislativo che ci permetterà di erogare, nel mese di gennaio 2025, un’indennità di 100 euro a favore dei lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 28.000 euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico». Queste le parole della premier Giorgia Meloni che insieme a metà governo ha presentato ai sindacati le novità in arrivo sul lavoro e sul fisco. Il Decreto primo maggio presenta alcune norme che saranno contenute nel Decreto Coesione, che riforma le relative politiche in materia, e in un Decreto legislativo, nell’ambito dell’attuazione della delega fiscale. Prevista una riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per due anni. Accanto a queste misure sono previste disposizioni ad hoc per favorire l’avvio di nuove attività distinte per il Centro-Nord e il Mezzogiorno. E azioni i lavoratori di grandi imprese in crisi per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro.


Bonus 100 euro: a chi è destinata la misura

Per quanto riguarda il fisco sarà invece erogata a gennaio 2025 un’indennità di 100 euro per i lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 28mila euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico. Prima del confronto a Chigi con le organizzazioni sindacali in vista del primo maggio, sempre a palazzo Chigi, la presidente del Consiglio e una delegazione del governo hanno incontrato Cgil, Cisl e Uil e la confederazione europea e internazionale dei sindacati per una consultazione in vista del vertice G7, in programma in Puglia dal 13 al 15 giugno. Per il Labour7, il formato che riunisce le organizzazioni sindacali delle nazioni G7 e dell’Ue, sono stati fissati alcuni punti, dalla crescita dell’occupazione fino alla sicurezza sul lavoro e i salari.


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