Salario minimo, le opposizioni ci riprovano con una raccolta firme: depositata in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare

L’obiettivo di Pd, M5s e Avs è raccogliere 100mila firme, il doppio di quelle necessarie per far tornare la proposta in Parlamento. Conte rivendica l’iniziativa ma “dimentica” di citare gli altri partiti

Continuerà nelle piazze di tutta Italia la battaglia delle opposizioni per il salario minimo. Oggi, martedì 30 aprile, una delegazione di Pd, M5S e Alleanza Verdi-Sinistra ha depositato in Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per «rafforzare i contratti collettivi e stabilire che sotto i 9 euro l’ora non è lavoro ma sfruttamento». A norma di legge, servono almeno 50mila firme per far sì che la proposta arrivi in Parlamento. L’obiettivo delle opposizioni, spiegano fonti del Pd, è di raccoglierne almeno il doppio, vale a dire 100mila, tra cartacee e digitali (autenticate con lo Spid). L’ultimo tentativo da parte di Pd, M5s e Avs di introdurre un salario minimo legale è naufragato lo scorso 6 dicembre, quando i partiti della maggioranza di governo hanno votato un maxi-emendamento per affossare la proposta.


Una battaglia comune

«Avevamo promesso di continuare a batterci per il Salario minimo e per la dignità di chi lavora, quei milioni di lavoratori poveri che hanno diritto ad una risposta dalla politica e dalle Istituzioni. La destra questi lavoratori li ha presi in giro. Noi no», si legge in una nota congiunta dei tre partiti. Le opposizioni parlano di «boicottaggio» da parte del governo Meloni e sembrano avere tutta l’intenzione di puntare ancora una volta su una battaglia, quella del salario minimo, che non solo mette d’accordo quasi tutta l’opposizione (solo Italia Viva si era tirata fuori lo scorso anno dalla proposta di legge) ma è anche tra le più apprezzate dagli elettori.


La “dimenticanza” di Conte

E forse è proprio a causa di questa popolarità fra gli elettori che c’è chi, tra i leader dell’opposizione, cerca di intestarsi la battaglia. È il caso di Giuseppe Conte, che oggi non era presente alla Cassazione per depositare la proposta di legge di iniziativa popolare ma ha comunque voluto dire la sua con un tweet, in cui si è dimenticato di citare gli alleati. «Questa mattina il M5S, insieme a una parte delle forze di opposizione, ha depositato in Corte di Cassazione la pdl di iniziativa popolare per l’istituzione del salario minimo», scrive l’ex premier sui social senza citare esplicitamente Pd e Avs e pubblicando una foto con la sola delegazione dei 5 stelle. Questa mattina al Palazzaccio anche Elly Schlein non era presente. Al suo posto, il Pd ha mandato una delegazione composta da Marta Bonafoni, Maria Cecilia Guerra, Arturo Scotto e Pietro Galeone. Tra i leader di partito presenti questa mattina per depositare la proposta di legge in Cassazione c’erano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi-Sinistra.

In copertina: Protesta delle opposizioni alla Camera dei deputati contro l’affossamento della proposta per il salario minimo, 6 dicembre 2023 (ANSA/Massimo Percossi)

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