Elly Schlein sfida il governo sul salario minimo: «Basta bonus e spot elettorali»

La segretaria del Pd: non cambiano il destino delle famiglie

La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein festeggerà il primo maggio a Portella della Ginestra. Ma il suo partito ha anche presentato in Cassazione una proposta di legge popolare: «Sul salario minimo chiediamo la spinta delle persone. La nostra proposta è stata affondata in Parlamento dal governo, ora lo sfidiamo: vediamo se farà la stessa cosa davanti alle firme di migliaia di cittadini e cittadine. Vedremo se Giorgia Meloni avrà il coraggio di voltare la faccia dall’altra parte», dice a La Stampa. Perché l’esecutivo con l’equo compenso «ha buttato la palla in tribuna per prendere tempo. Ma Giorgia Meloni lo ha detto di non volere il salario minimo. E invece in Italia c’è una questione salariale grande come una casa, che non si risolve con bonus e spot elettorali».


Il Bonus Befana

Schlein critica il bonus Befana presente nel decreto primo maggio: «Beh, intanto direi che è bizzarro annunciare a un mese dalle Europee un bonus da erogare a gennaio 2025. E comunque, ribadisco, i bonus non cambiano il destino delle famiglie». Poi parla del rapporto con il M5s: «Voglio costruire un’alleanza alternativa al governo più a destra della storia repubblicana. E ci stiamo provando: ricordo che, su 27 capoluoghi al voto, abbiamo un accordo in 22. Noi ci stiamo lavorando con generosità, certo non ho la presunzione che il Pd possa farlo da solo». Infine, l’appello al voto: «Il Pd continuerà a rafforzarsi e a lavorare al cambiamento. Mi appello a chi un anno fa ci ha sostenuto spiazzando i pronostici, chiedendo un partito dall’identità chiara e comprensibile: il cambiamento è un lavoro lungo, ma continuate a sostenerci perché noi non ci fermiamo».


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