Michele Emiliano convocato dall’Antimafia il 10 maggio: è il terzo tentativo di sentire il governatore pugliese sulle inchieste di Bari

Il presidente della Regione Puglia è stato convocato per riferire dei rischi di infiltrazioni mafiose a Bari, dopo le inchieste che hanno travolto diversi politici pugliesi, toccando anche la sua giunta

È fissata per venerdì 10 maggio alle 10.30 la convocazione di Michele Emiliano in Commissione Antimafia. Il governatore della Puglia era stato convocato inizialmente dalla presidente Chiara Colosimo per lo scorso 2 maggio. L’audizione però era stata annullata, dopo che Emiliano non si era detto disponibile perché impegnato in Conferenza delle Regione, di cui è vicepresidente. Una giustificazione considerata poco credibile dalla meloniana Colosimo, che in una lettera a Emiliano inviata lo scorso 30 aprile aveva polemizzato: «Entrambi conosciamo le liturgie politiche e sappiamo che alla Conferenza dei presidenti delle Regioni si può mandare un delegato in propria vece». Colosimo aveva scritto che prendeva atto che «semplicemente lei intende scegliere la data della sua audizione compatibilmente con le sue esigenze politiche».


Il «legittimo impedimento» di Emiliano

Emiliano aveva risposto rivendicando il suo diritto a partecipare alla Conferenza delle Regioni che «non è liturgia politica ma un dovere istituzionale, a maggior ragione perché svolgo il ruolo di vicepresidente, il che vuol dire che in casi di impedimento del presidente Fedriga, ho il diritto e dovere addirittura di presiedere tale importante consesso». Il 24 aprile Emiliano si era già detto indisponibile a presentarsi in Commissione Antimafia per le date del 7, 8 e 9 maggio, perché impegnato in Consiglio regionale pugliese dove si dovrà discutere «la mozione di sfiducia dell’opposizione nei miei confronti».


Gli arresti e le indagini a Bari

Emiliano è stato convocato per riferire dei rischi di infiltrazioni mafiose a Bari, dove il Viminale ha inviato una commissione ispettiva al Comune, dopo la raffica di arresti di politici coinvolti in alcune inchieste della magistratura su corruzione e voto di scambio. Indagini che hanno toccato anche la giunta regionale, con l’ex assessora ai Trasporti Anita Maurodinoia indagata, assieme al marito finito agli arresti. E poi l’ex capo dell’Agenzia per l’innovazione regionale, Alfonso Pisicchio, da poco nominato proprio da Emiliano. Un primo sciame sismico che aveva portato all’uscita del M5s dalla maggioranza alla Regione Puglia e un minirimpastodi Emiliano che ha sostituito tre assessori nella sua giunta.

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