Baby Gang ha iniziato lo sciopero della fame dal carcere di Lecco

L’annuncio sul suo profilo Instagram. L’azione «per protestare contro la censura che lo sta colpendo nel modo più subdolo e violento»

Baby Gang, il trapper da milioni di follower in vetta nelle classifiche dello streaming col suo ultimo album, e tornato in carcere a fine aprile, ha iniziato «lo sciopero della fame». L’artista, prima di entrare nel carcere di Lecco, si trovava ai domiciliari con il braccialetto elettronico da gennaio e con condanne in primo grado a 4 anni e 10 mesi per una rapina e a 5 anni e 2 mesi per una sparatoria nell’estate 2022 a Milano. «Ascoltare la radio è uno dei pochi sollievi nella giornata di un carcerato – recita una nota sul suo profilo Instagram, gestito dal suo staff -. Baby ci ha fatto sapere che sentire i suoi pezzi girare in radio lo sta aiutando a sopportare questa assurda detenzione. Da oggi ha iniziato lo sciopero della fame per protestare contro la censura che lo sta colpendo nel modo più subdolo e violento. Ringrazia tutti i suoi fan per il supporto». Il trapper è tornato in carcere dopo la decisione della Corte d’Appello di Milano per via delle fotografie postate su Instagram, in occasione del lancio del nuovo disco «ove viene ritratto mentre impugna una pistola che punta verso l’obiettivo, ostentando il braccialetto elettronico».


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