USA, rinviato a tempo indeterminato il processo a Trump in Florida

Si tratta del filone relativo alla cattiva gestione, da parte del tycoon, di documenti classificati. Ma la colpa del rinvio sembra non esser quella dell’ex presidente degli Stati Uniti

La giudice Aileen Cannon ha rinviato «a tempo indeterminato» il processo contro Donald Trump sulla gestione dei documenti classificati previsto questo mese in Florida. Il processo contro l’ex presidente statunitense sarebbe dovuto iniziare il 20 maggio a Miami ma la giudice ha stabilito che ci sono «troppe mozioni» da esaminare prima di cominciare e non ha stabilito un’altra data. Secondo gli avvocati del tycoon alcuni dei documenti trovati nelle scatole a Mar-a-Lago sono danneggiati rispetto a quando gli agenti dell’FBI li sequestrarono due anni fa. Qualche giorno fa, riporta la Cnn, il team legale ha dichiarato che anche lo spostamento di documenti all’interno di altre scatole potrebbe essere motivo per l’archiviazione del caso. Hanno detto che presenteranno una mozione di archiviazione se l’accusa «non riuscirà a dimostrare in modo affidabile come ha sequestrato e gestito le prove chiave del caso, che sarà una questione centrale in qualsiasi processo». Non solo, già negli ultimi giorni la giudice Cannon ha sospeso la scadenza che gli imputati avevano per alcune dichiarazioni preliminari al processo e ha detto che ci sarebbe stato un ordine successivo che reimpostava le scadenze preliminari e le udienze. Oggi la comunicazione di rinvio a data da destinarsi.


L’ammissione: i documenti ora sono in un ordine diverso

L’ufficio del procuratore speciale Jack Smith ha riconosciuto in una recente dichiarazione del tribunale che, almeno in alcune delle scatole ottenute nella perquisizione di Mar-a-Lago , i documenti sono ora in un ordine diverso rispetto a quando il Dipartimento di Giustizia le prese in custodia per la prima volta. «Il presidente Trump e i suoi avvocati sono profondamente turbati nell’apprendere questi fatti circa 11 mesi dopo la presentazione delle accuse in questo caso», hanno scritto gli avvocati di Trump nella loro dichiarazione. Le rivelazioni dell’ufficio di Smith «sollevano interrogativi sull’indagine e sulla gestione delle prove che devono essere affrontate prima che la questione proceda». Trump è stato accusato di aver gestito male le informazioni sulla difesa nazionale dopo che nell’agosto 2022 l’FBI aveva sequestrato delle scatole dalla sua tenuta in Florida: documenti classificati mescolati con altri effetti personali dell’ex presidente. Inoltre i pubblici ministeri hanno riconosciuto la discrepanza in risposta a una richiesta della settimana scorsa da parte del co-imputato di Trump, Walt Nauta, di posticipare alcune scadenze istruttorie. Oggi la decisione, in un processo che rischia di non partire mai.


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