Inchiesta Liguria: la manager che disse no a Spinelli senior. «Soldi a Toti? Sarebbe corruzione»

I dubbi della dipendente da Londra, le paure del figlio dell’imprenditore Aldo Spinelli, Roberto. E quell’operazione che, anche se sconsigliata, è stata fatta

C’è chi dice no. Quando il gip Paola Faggioni chiede se pensavano di finanziare il presidente Giovanni Toti «tramite il fondo» Icon, il figlio di Aldo Spinelli, Roberto, nega. Salvo poi nel verbale aggiungere: «Scusi, io ho fatto Legge e ho anche studiato negli Stati Uniti, non posso chiedere a un fondo di schermarmi. Sarei come mio padre, sarei uno scemo totale». Ma nelle intercettazioni emergerebbe altro. Lo sottolinea oggi sia il Corriere della Sera che Repubblica riportando il no dei finanziamenti al comitato di Toti di Ivana Semeraro proprio a Spinelli padre. Semeraro cura da Londra per Icon i rapporti con il gruppo dell’imprenditore. Il 17 settembre 2021, riporta il Corriere, il governatore dice a Spinelli che a fine mese la concessione Rinfuse sarà prorogata. E lo stesso giorno Spinelli al telefono spinge Semeraro sulle donazioni. Semeraro verifica, ha dei dubbi: «Devo dare spiegazioni (…) promuove iniziative sociali, culturali, però ispirate ovviamente ai valori del partito» di Toti, «non ti nascondo che sono richieste molto…». Tre giorni dopo la manager chiama Spinelli senior per dirgli che la risposta di Icon è no. «È un problema di reputazione, perché (…) questi pagamenti possono essere sempre un po’ (…) visti come corruzione. (…) Lo so che per te è importante supportare a livello locale…».


Come Spinelli senior ha aggirato i dubbi della manager e del figlio

Cosa è successo dopo è cosa nota. Emerge dalle carte. «Quando Semeraro mi ha detto che non poteva autorizzare il pagamento io ero l’uomo più felice del mondo… Mio padre poi ci dribblava, dava l’ordine diretto», ha detto ai pm, secondo quanto riporta Repubblica, il figlio di Aldo Spinelli. Ma l’operazione fu comunque effettuata. Il padre di Roberto Spinelli versa i 40 mila a Toti. Ordinandole attraverso il direttore finanziario. E aggirando così tutti. Domani l’inchiesta continua con le audizioni di testimoni e il riascolto dei pm della registrazione dell’interrogatorio del gip a Roberto Spinelli, per la frase in cui diceva che Toti «voleva finanziamenti illeciti». Periodo corretto dai suoi legali con una pec al giudice in «finanziamenti leciti». Forse una errata trascrizione. Ma, oltre al verbale, contano i versamenti. Denaro che, secondo la Procura, sarebbe servito in cambio di interventi per ottenere la banchina portuale e un aiuto per la pratica urbanistica delle ex colonie Punta dell’Olbo di Celle Ligure.


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