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Scontro Grillo-Conte, la vicepresidente del Senato Castellone: «Beppe è il custode dei nostri valori, così nel M5s è a rischio la democrazia»

grillo castellone conte
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L'esponente 5 Stelle rompe il silenzio sulla vicenda e prende le difese del Garante: «La regola dei due mandati ci distingue dagli altri, è la nostra identità»

Il suo post aveva fatto rumore tra le file dei pentastellati. Tanto, visto il contesto. La vicepresidente del Senato Mariolina Castellone aveva difeso in un commento il garante del Movimento 5 stelle Beppe Grillo dagli attacchi concentrici ricevuti dopo la sua lettera aperta pubblicata sul blog per stoppare qualsiasi ipotesi di cambiamento di nome o simbolo del partito, oltre che alla regola “d’oro” dei due mandati. Castellone aveva parlato di «Grillicidio». Oggi, in un’intervista al Fatto Quotidiano, l’interessata respinge qualsiasi ricostruzione che la opponga al leader Giuseppe Conte: «Non voglio attaccarlo, la sua leadership non è in discussione, ma contesto un metodo. Queste cose le ho dette a lui personalmente e le ripeto nelle assemblee interne da mesi». Ma conferma in toto la sostanza del suo pensiero.

Il post

Il post su Facebook di Castellone, ieri, iniziava come una vera e propria lettera. Come una di quelle a cui Grillo ha abituato i suoi fan. «Una costituente, per quanto importante, non può e non deve trasformare un MoVimento come il nostro in un partito tradizionale. Non è accettabile che si apra una costituente per rilanciare il MoVimento 5 Stelle, e alla fine si esca come la brutta copia di un qualunque altro partito», scriveva Castellone. E spiegava: «Il solo pensare di mettere in discussione la nostra identità mutando il nostro DNA ci farà perdere altro consenso, nascondendo sotto al tappeto le reali cause del deludente risultato alle scorse europee». Quindi, la presa di posizione sul simbolo, il nome e la regola del doppio mandato che «rappresentano la nostra identità, i nostri valori», con una linea uguale a quella di Grillo. Che difende dagli attacchi portati avanti in questi giorni: «Tutti contro uno, ripetendo all’ unisono le stesse cose, affinché una bugia, detta e ridetta all’ infinito, diventi poi una verità».

«Nel M5S è a rischio democrazia interna»

Sulle colonne del Fatto, intervistata da Luca De Carolis, la vicepresidente del Senato punta il dito a quel che funziona nell’attuale sistema M5S (a guida Conte…): «Attualmente vige un metodo verticistico. Dobbiamo tornare a coinvolgere la nostra base, anche tramite la piattaforma, è la Costituente è la strada giusta per farlo». Diversamente, per la vicepresidente del Senato, nel Movimento è a «rischio» la democrazia interna. E prenderesela con Grillo, in queso contesto, sembrerebbe surreale. «Lui è il custode dei nostro valori. Si è limitato a ribadire l’importanza dei nostri princìpi fondanti, dicendo cose che per me sono scontate. Se non lo facesse, che garante sarebbe?». Anche perché, è la considerazione, «la regola dei due mandati è qualcosa che ci differenzia dagli altri partiti, la nostra identità». Parlando di “grillicidio”, sostiene comunque Castellone, non voleva attaccare Conte, bensì quanti «hanno attaccato Beppe con termini ingenerosi».

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